Eurovision 2024, intervista a Silvester Belt (Lituania): “Mi sento felice come mai nella vita”

Silvester Belt Eurovision
Silvester Belt | Foto: Armida Cepukaite - EBU

Ventisei anni, di Kaunas, Silvester Belt, nome d’arte di Silvestras Belte, è l’artista del momento in Lituania. Lo affermano chiaramente le classifiche, che hanno portato “Luktelk”, la canzone che lo rende rappresentante del suo Paese all’Eurovision 2024 in Svezia, al numero 1 in maniera chiara e incontrovertibile. Lo abbiamo raggiunto nel giorno successivo alla sua prima prova sul palco alla Malmö Arena: ecco le sue sensazioni a pochi giorni dal via.

Come stai?

Oggi è un bel giorno, sono felice. Abbiamo fatto le prove ieri. Siamo calmi ed emozionati. Ci stiamo divertendo.

Come hai trovato il palco?

È pazzesco. L’energia che senti quando sei sopra quel palco è enorme. Sono molto esaltato per vedere l’arena piena di persone. Avrà anche un maggiore impatto. Suona maestoso.

Suona come qualcosa che non hai mai visto prima?

Sì, davvero un feeling molto diverso da qualunque arena in cui io mi sia mai esibito.

Come ti trovi con le persone a Malmö?

Sono tutti molto carini, lo staff dell’arena è molto professionale. Il suono esce bene, non ho avuto molti commenti da dare sul lato tecnico. Le persone della città ancora non le ho incontrate, ma sembrano calme.

Pensi che l’idea che vuoi portare sul palco sia correttamente rappresentata o c’è ancora qualcosa da aggiustare?

La canzone l’abbiamo fatta bene con la performance, il mood e i cori li abbiamo allenati. Sono contento.

Hai detto in passato che “Luktelk” è come essere fermo in un matrix loop. C’è anche qualcosa di tuo personale in questo oppure è una storia che racconti da un altro punto di vista?

È dalla mia esperienza, quella che avevo prima che partisse tutta questa fase dell’Eurovision. Ero fermo in quello stato. Posso certamente relazionarmi con questo.

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Silvester Belt | Foto: Sarah Louise Bennett – EBU

Un po’ come se tu non riuscissi a muoversi nella tua carriera fino agli ultimi due anni?

È stato un po’ una situazione on and off. Successo molto spesso nella mia vita. Mi chiedevo cosa fare della mia carriera, della mia vita, cose così.

Guardando il testo, si scorge “I promise to love you tomorrow”. E poi “Am I still alive?”. Sembra un mix tra “Waiting for Godot” e un pessimismo da risolvere: è così?

Sì, decisamente il loop a volte è come fosse infinito. Devi trovare la forza interiore per andare avanti un altro giorno e ripetere ancora e ancora, sapendo che un giorno troverai la luce.

Come ti sei sentito a vedere la canzone al numero 1 in Lituania, con tutte le conseguenze?

È pazzesco. Ed è la migliore parte di questo viaggio. La connessione con le persone, con il mio Paese, sono molto felice per questo e per il mio futuro dopo l’Eurovision.

Hai mai cantato fuori dalla Lituania prima, preparty a parte?

Ho studiato a Londra, quindi mi sono esibito alcune volte lì, ma nulla di grosso come questo.

Sei riuscito a conoscere molti artisti durante i preparty: come ti sei connesso con loro?

Le persone sono molto amichevoli, penso che rendano l’esperienza più semplice. Pensavo che tutti fossero nella propria “bolla” casalinga, ma ora stiamo spendendo del buon tempo di qualità e questo rende tutto più semplice.

Hai avuto modo di parlare con i rappresentanti degli anni scorsi, come i The Roop o le due Monika (Monika Liu e Monika Linkyte)?

The Roop sono un discorso a parte, hanno il loro mondo. Ho parlato con le due Monika, sono state di grande supporto e mi hanno dato utili suggerimenti. Mi hanno detto di godermi il momento. Mi è sembrato più semplice tutto dopo aver parlato con Monika Liu alcuni giorni prima della partenza. Mi ha calmato.

Conoscevi già Jessica Shy ed Elena Jurgaitytė, le coautrici della canzone?

Sì, siamo nella stessa etichetta discografica con Jessica. Elena la conosco da più di un anno. Abbiamo scritto altre canzoni, siamo anche amici.

Come ritieni il livello delle canzoni di quest’anno?

È un anno molto difficile. Di solito ci sono alcune canzoni che possono vincere in maniera chiara, e quest’anno ce ne sono cinque che mi piacciono molto e che potrebbero prendersi il microfono di cristallo e sarei felice per questo. Ci sono belle canzoni in generale, sia per testi che per performance. Ho visto alcuni spezzoni e ci sono molti artisti professionali.

Cosa ti aspetti da questo viaggio in Svezia?

Mi sento già felice come mai nella mia vita. Qualsiasi cosa accadrà dopo di questo spero sia ancora più bello. Spero di potermi divertire senza ulteriore stress o altre pressioni e di continuare con la mia calma, energia. Se sarò concentrato, saprò godermi questo momento.

Almeno dal 2018 la Lituania ha cambiato marcia all’Eurovision: come ti senti nel far parte di questo flusso positivo?

Abbiamo avuto canzoni con vibes molto diverse in questi anni. Abbiamo cercato di provare ogni volta qualcosa di diverso, di unico. Sono felice di essere una parte di questo.


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