Eurovision 2024, intervista a Raiven (Slovenia): “Arriva al momento giusto per me, sono preparata”

Dopo tre approdi all’Eurovision Song Contest solo sfiorati, per Raiven quest’anno è giunto il grande momento. Sarà in gara per la Slovenia con “Veronika”, una canzone che richiama un pezzo importante di storia del suo Paese e, se non altro, tra le più significative dell’edizione 2024 sotto numerosi punti di vista. Abbiamo raggiunto l’artista, che all’anagrafe è Sara Briški Cirman, per un’intervista realizzata prima della sua partenza per la Svezia.

Come stai?

Bene, piuttosto calma a dire la verità, prima dell’Eurovision.

Come ti senti ad andare a Malmo dopo tutti i tentativi che hai fatto negli anni scorsi?

Sono molto grata per l’opportunità. Penso che l’Eurovision arrivi al momento giusto per me. Sono preparata, so quello che vorrei riprodurre con il mio staging e la mia musica. Mi sento molto bene all’idea.

E tutto questo su una canzone, Veronika, che ha richiesto tanti mesi di lavoro.

Sì, la canzone l’ho composta nella scorsa estate per inserirla nel mio EP uscito a febbraio. Ho fatto la demo, molte persone hanno dato idee, ma l’idea principale è giunta da me. L’estetica dello staging è un’idea mia.

La canzone non era intesa per l’Eurovision, è corretto?

Esatto. Non stavo scrivendo canzoni apposta per l’Eurovision. Quando ho iniziato a pensarci questa canzone mi è sembrata la scelta giusta, per l’effetto drammatico, per la storia giusta, che penso sia necessaria in una performance eurovisiva.

Cosa significa Veronika per te?

Veronika è stata la prima donna ad essere accusata di stregoneria nel mio Paese. Era una persona vera (Veronika di Desecine, seconda moglie di Federico II Conte di Celje, N.d.R.). Era una persona vera, autentica e molto concentrata su quello che voleva essere, e quello non è andato tanto bene alla gente. Quindi è un ottimo esempio per qualunque persona che si sente outsider, o non si sente accettata, o mal giudicata solo per il modo in cui appare, per le preferenze. Penso che sia per questo che la sua storia sia così rilevante oggi.

Sul palco la performance conterrà elementi del video o cercherà di far comprendere la voglia di perfezionare al massimo la canzone?

Lo staging sarà molto basato su quello che c’è nel video. Avrò cinque ballerini con me. Elementi del video saranno visibili, e vorremmo riprodurre la stessa atmosfera misteriosa/creepy/sensuale che ha il video.

Come ti sei trovata con gli artisti che hai incontrato ai preparty?

Ci siamo trovati molto bene. Credo di aver incontrato quasi tutti. Mi sono “connessa” con molti di loro. Per ora ho solo esperienze positive con tutti, non vedo l’ora di tornare in contatto con loro e trascorrere con loro altro tempo. Trovo di grande ispirazione, da artista dell’Eurovision, questo lato. Credo che sia la cosa più bella.

Tra le persone che hanno collaborato a Veronika c’è Bojan Cvjeticanin (frontman dei Joker Out, Slovenia 2023). Come ti trovi con lui come persona?

Bojan è un mio caro amico. E’ un magnifico artista dal vivo, e sono felice che sia amico, consigliere e abbia collaborato alla canzone.

Cosa pensi della qualità delle canzoni di quest’anno?

Ne abbiamo parecchie buone quest’anno. Molto diverse. Credo ci sia una canzone per ogni gusto musicale, per ogni differente genere. L’Eurovision sta realmente diventando come una fusione di generi. Ogni canzone può essere una dell’Eurovision. Questa è la cosa più bella. Ci sono tanti tanti bravi musicisti e cantanti in competizione.

In sostanza, dici che se in una canzone ci credi, allora riesci a trasmettere il messaggio?

Esattamente, sono d’accordo. La cosa più importante per un artista è cantare essendo autentico in merito alla storia che racconti. Anche se non ti piace la canzone, l’artista può comunque riuscire a interpretarla in modo tale da farla capire.

Qual è stato il tuo punto di svolta nella carriera?

Ho iniziato a fare musica due anni prima di aver tentato di andare all’Eurovision per la prima volta. Andavo a scuola di musica da quando avevo quattro anni, ma con la mia musica ho iniziato tra il 2014 e il 2016, poi sono andata all’EMA con “Črno bel“. Quella performance mi ha messa sulla mappa musicale della Slovenia.

Quante persone sono state importanti per te, e chi, nella tua carriera?

Ho incontrato tantissime persone che mi hanno influenzata. Non dico che la mia musica sia qualcosa che loro mi hanno detto di fare. Tutto è sempre venuto da me. Però ci sono molti produttori cui sono grata, ho imparato molto da loro, persone che erano più grandi di me ed erano da più tempo dell’industria musicale. E anche vocal teachers. Sono molto grata ai miei maestri musicali di quando ero più giovane in Slovenia. Abbiamo una scena musicale piacevole qui, ci supportiamo tra di noi e ci ispiriamo a vicenda.

Hai spesso cambiato colore dei capelli. Questo si lega a qualcosa di personale o è più una scelta stilistica?

Penso di esser sempre stata molto personale per quanto riguarda le visual aestethics. Non ho mai avuto un particolare significato dietro i cambiamenti di colore dei capelli. Penso che qualsiasi idea fosse, ci fosse una ragione dietro e che si legasse in qualche modo a quel particolare momento della mia vita. I cambiamenti che avvengono fuori avvengono anche dentro. Però sono una più da inside-out, non da outside-in.

Buona fortuna per l’Eurovision!

Grazie!


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