Eurovision 2024: le impressioni dopo la settima giornata di prove

Report live da Malmö · Con il settimo giorno di prove presso la Malmö Arena terminano le rehearsals per i paesi impegnati nelle semifinali dell’Eurovision 2024. Hanno calcato il palco gli ultimi 7 paesi in gara nella seconda semifinale di giovedì 9 maggio, da San Marino ai Paesi Bassi, per gli ultimi 20 minuti dedicati alla sistemazione dei dettagli della performance prima delle prove generali che partiranno lunedì 6 maggio.

Per il pubblico italiano avere un assaggio delle esibizioni di questi paesi è importante per farsi un’idea sui paesi da supportare o meno giovedì sera, quando sarà chiamato a votare durante la diretta televisiva, che avrà commento su Rai 2 di Gabriele Corsi e Mara Maionchi.

Di seguito il racconto della giornata di oggi e le impressioni da queste seconde prove, comprensive peraltro delle fotogallery ufficiali pubblicate sul sito ufficiale eurovision.tv, nonché il video recap pubblicato dagli organizzatori con un estratto dalle riprese televisive delle prove stesse, di fatto una anteprima di quanto vedremo in TV.

A differenza delle prime giornate, non sono stati pubblicati TikTok esclusivi. Come noto, inoltre, nessun media accreditato ha da quest’anno accesso alla possibilità di visionare le prove individuali di ogni artista. L’accesso sarà garantito (compresi a noi di Eurofestival.News) solo per le prove generali da lunedì 6 maggio.

San Marino – Megara – “11:11”

I Megara mostrano i primissimi secondi della loro esibizione: Kenzy parte rannicchiata sul palco per poi “risvegliarsi” ed iniziare a cantare affiancata dalle ballerine Aria ed Emma. La prima impressione, guardando le vibrazioni e oscillazioni della telecamera sincronizzate sia con l’attacco ex-abrupto dopo le note di pianoforte che con i movimenti di Kenzy e soci e gli effetti a schermo, è che tutto sia estremamente coerente e funzionale seppur nel particolare mondo estetico della band “fucsia-rock”.

Le fiamme e i pyro nel finale, il cambio di abito delle ballerine, le smorfie di Kenzy, il fucsia che invade la Malmö Arena: tutto ha perfettamente senso e dà corpo ad una canzone che è un inno di riscatto, autobiografico, alla faccia dei detrattori. La stampa potrà avere un quadro completo solo mercoledì pomeriggio con le prove generali della seconda semifinale, ma (per chi vi scrive) pensare a San Marino in finale ora, anche se i bookmakers sono ancora convinti del contrario, non è eresia.

Megara / Foto: Sarah Louise Bennett – EBU

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Georgia – Nutsa Buzaladze – “Firefighter”

Nutsa Buzaladze si conferma intonata come una spada nonostante proponga che un pezzo che spinge a livello vocale in più parti. La proposta scenica georgiana d’altro canto non presenta nessun guizzo degno di nota, ma riesce a proporre ugualmente uno spettacolo convincente e anche molto bollente, visto l’uso massiccio di fiamme onstage.

Se da una parte il dance break, le fiamme, la piattaforma che si alza e i ballerini sono elementi che uniscono diverse tra le proposte in gara quest’anno e, allargando l’orizzonte, anche del più recente passato eurovisivo; Nutsa, con grande personalità, catalizza su di sé l’attenzione ben padroneggiando il palco. Al momento decima, e ultima, qualificata per i bookmakers, la Georgia potrebbe riuscire finalmente a tornare all’atto conclusivo dell’Eurovision Song Contest 8 anni dopo l’ultima volta.

Nutsa Buzaladze / Foto: Sarah Louise Bennett – EBU

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Belgio – Mustii – “Before the party’s over”

Sempre convincente il belga Mustii, supportato da un brano che, anche se probabilmente non è da vittoria, ha un gusto glam pop intrigante e ben rappresentato sul palco della Malmö Arena. Come già visto martedì, “Before the party’s over” è un lungo crescendo emozionale che inizia con Mustii su una piattaforma ingabbiato da diversi microfoni, come nel videoclip ufficiale, e che termina con l’artista a centro palco che libera tutta la sua espressività.

Nella clip pubblicata sul canale YouTube dell’Eurovision Song Contest possiamo vedere la parte finale dell’esibizione, che conferma le impressioni delle prime prove: grande energia e un crescendo dai toni epici. Manca qualcosa a livello registico nel dare più forza alla gestualità onstage di Mustii ma il livello complessivo è da parte sinistra della classifica finale.

Mustii / Foto: Sarah Louise Bennett – EBU

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Estonia – 5miinust & Puuluup – “(Nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi”

Come per le prime prove, riguardando gli estoni 5miinust & Puuluup sul palco della Malmö Arena non si riesce a distinguere questa performance da quella dell’Eesti Laul dello scorso febbraio. La differenza la fanno i cubi sul led-wall che dapprima portano lo spettatore in un rave di luci neon verdi e fucsia e successivamente squarciano le ombre con un giallo intenso. Per il resto è sempre l’iconico balletto dei 6 artisti – che verrà accolto molto bene dall’arena – e la loro scanzonata interazione sul palco.

Viene da chiedersi alla fine se questa semplicità pagherà. Ci fosse ancora il voto combinato giurie-televoto ci si potrebbe sbilanciare dando l’Estonia per spacciata, considerando che difficilmente le giurie avrebbero puntato su questa proposta. Il nuovo format con il solo pubblico da casa chiamato a giudicare rende più concrete le speranze estoni, ma la sensazione è che – in un’annata ricca di alti bpm e folklorismo – il momentum dei 5miinust & Puuluup sia in calando.

5miinust & Puuluup / Foto: Sarah Louise Bennett – EBU

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Israele – Eden Golan – “Hurricane”

Dalla clip distribuita sul canale YouTube dell’Eurovision Song Contest si comprende come la delegazione israeliana abbia attinto a piene mani dal videoclip ufficiale di “Hurricane” nel realizzare la coreografia che Eden Golan e i suoi 5 ballerini portano sul palco di Malmö.

Ci sono i movimenti ripetuti ossessivamente, quasi sincopati, che anticipano il primo ritornello, così come gli abbracci e in generale il leitmotiv della circolarità: se nel videoclip ci sono infatti fari disposti circolarmente sopra Eden Golan e la rappresentazione dell’occhio del ciclone, alla Malmö Arena c’è la struttura circolare sul palco e i vortici proiettati sul led-wall.

Nessun cambio di abito rispetto alla prima prova così come la performance vocale di Eden Golan rimane ineccepibile e molto intensa. Complessivamente la resa finale è eterea, aiutata anche dalle luci soffuse e da un minimo di fumo di scena.

Eden Golan / Foto: Sarah Louise Bennett – EBU

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Norvegia – Gåte – “Ulveham”

Nonostante anche la Norvegia, come l’Estonia, abbia riproposto la stessa performance della selezione nazionale, pur con le aggiunte – nel caso specifico sul led-wall – permesse dalla grandezza della Malmö Arena, l’impressione è diametralmente opposta. È sostanzialmente la medesima esibizione, certo, ma non si riesce a staccare gli occhi dai Gåte per tutta la clip resa disponibile.

C’è molta oscurità per tutta la performance e sono i laser verde acqua a spaccare il buio, creando un cono di luce in particolare sulla leader Gunnhild Sundli. Sull’esplosione del ritornello fari azzurri trascinano lo spettatore in questo mare in tempesta le cui onde, sullo schermo, scalfiscono le rocce e i ceppi. La resa complessiva fa vivere a pieno l’atmosfera gotica della tradizione norvegese, qui proposta in chiave rock, e porterà in tutta tranquillità i Gåte al gran finale di sabato sera.

Gåte / Foto: Sarah Louise Bennett – EBU

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Paesi Bassi – Joost Klein – “Europapa”

Lo snippet proposto oggi nel videoriassunto del canale YouTube dell’Eurovision Song Contest lascia l’acquolina in bocca per conoscere tutte le bizzarrie mostrate a schermo da Joost Klein. Anche perché lo spezzone reso pubblico è quello finale, dove termina la parte folle dell’esibizione e Joost Klein si rivolge al padre, con dei versi già ascoltati nel videoclip e per l’occasione sottotitolati in inglese. Un momento toccante (ricorda per situazione, grafiche e luci il tedesco Michael Schulte nel 2018) e totalmente opposto con il resto dell’esibizione.

Nella finale di sabato il rappresentante dei Paesi Bassi è comunque a rischio stroncatura da parte delle giurie e dovesse veramente accadere ciò affosserà le sue ambizioni di vittoria, peraltro già affievolite secondo gli scommettitori. Ciò non toglie che l’esibizione sarà una delle più attese e sicuramente tra le più divertenti di questa edizione.

Joost Klein / Foto: Sarah Louise Bennett – EBU

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Eurovision 2024: il calendario

Domani ultimo giorno di prove sul palco dell’Eurovision 2024 di Malmö. Tornerà on stage la nostra Angelina Mango per l’ultima prova, rimanete connessi! Altre risorse utili:

• La prima prova di Angelina Mango
• Il racconto della prima giornata di prove
• Il racconto della seconda giornata di prove
• Il racconto della terza giornata di prove
• Il racconto della quarta giornata di prove
• Il racconto della quinta giornata di prove
• Il racconto della sesta giornata di prove
• Le prime prove dei Big 5 e della Svezia
• Il calendario completo delle prove dell’Eurovision 2024 di Malmö
• Angelina Mango: il calendario delle prove e gli impegni a Malmö
• La scenografia e il palco dell’Eurovision 2024