Eurovision 2024: il racconto di un Turquoise Carpet deludente e sottotono

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Report live da Malmö • Si è concluso da poco il Turquoise Carpet, tradizionale evento di apertura dell’Eurovision Song Contest in cui – in teoria – i cantanti dovrebbero sfilare tra i media accreditati, per le interviste di rito, e per ricevere un primo abbraccio dal pubblico. Abbiamo usato il condizionale perché quello andato in onda sul canale YouTube dell’Eurovision Song Contest è stato un Turquoise Carpet a dir poco anomalo.

Nessuna sfilata tra il pubblico e nemmeno le classiche inquadrature degi artisti fermi a concedere interviste ai giornalisti presenti a Malmö. Per un’ora e mezza abbiamo unicamente visto le conduttrici, le drag queen Elecktra e Tia Kofi, dialogare brevemente con i 36 artisti presenti – assente l’israeliana Eden Golan per motivi di sicurezza – all’interno di uno studio allestito del Malmö Live, il complesso per concerti ed eventi al cui esterno era previsto il Turquoise Carpet.

Tra una chiacchierata e l’altra la diretta staccava per lasciare spazio a delle cartoline della città di Malmö, con l’annuncio dell’arrivo imminente di un ulteriore artista. Mancano addirittura le stesse canzoni, solitamente trasmesse con l’ingresso dell’artista e lasciate in sottofondo.

Non essendoci stata una comunicazione da parte dagli organizzatori, ci affidiamo ai commenti che arrivano dai colleghi presenti a Malmö. La ragione di questo spettacolo molto poco in tono sia con lo spirito di condivisione dell’evento che dell’estrema efficienza organizzativa svedese dovrebbe risiedere sia nel maltempo che ha colpito la cittadina svedese, costringendo gli organizzatori a ripiegare sulla soluzione proposta, sia ragioni di sicurezza.

Sui social il sentiment generale è stato tuttavia molto basso e tante sono le critiche arrivate a questo show che è sempre stato una passerella per ammirare gli artisti in gara. Non sono mancati richiami all’edizione di Torino quando, nonostante la pioggia che si abbatté su Venaria Reale, con gazebo ed ombrelli si riuscì a proseguire senza particolari intoppi. Quello che segue è invece il racconto del Turquoise Carpet della nostra portacolori, Angelina Mango, e degli outfit più interessanti visti sfilare dallo studio del Malmö Live.

Il Turquoise Carpet di Angelina Mango

Dopo il favorito numero uno alla vittoria, lo svizzero Nemo, fa la sua comparsa la nostra Angelina Mango. Abito dorato, sempre con motivi floreali, e capelli raccolti con un piccolo chignon alto; questo il suo outfit, completato da un cappotto rosso porpora dai dettagli dorati indossato solo nella passerella esterna.

Intervista da Tia Kofi, Angelina Mango ha parlato del suo recente successo: da “La noia”, ad oggi è certificata doppio platino, ai milioni di streaming per i suoi singoli come “Ci pensiamo domani” e “Che t’o dico a fa’”.

Ci provo… Da quando sono piccola faccio quello che voglio. È il mio modo di comunicare con le persone e sono molto felice di avere questo ritorno. È bellissimo.

Prima di congedarsi dalla conduttrice Angelina Mango ha poi dato qualche lezione di cumbia:

Originariamente la cumbia è molto lenta, ma io non lo sono molto sul palco, quindi la mia è più energetica alla fine.

Turquoise Carpet Eurovision 2024: gli outfit più eleganti e particolari

Singolare la scelta della portoghese Iolanda, di indossare un abito total black con smagliature sia sulla parte alta che sulla gonna che poco lasciavano all’immaginazione. Dietro al design audace dell’outfit dell’interprete di “Grito” c’è però un messaggio politico importante: l’abito è infatti realizzato da una casa di moda palestinese che ha come mission quella di realizzare vestiti “anti-lussuosi” caratterizzati da “satira, kitsch e brio”.

Total black anche per i norvegesi Gåte, i quali, con i loro abiti dalle forme spigolose, richiamano ad un mondo nordico antico che ha ispirato opere come “Game of Thrones”. Non stupitevi se guardando i Gåte vi verranno in mente le immagini della Casa Targaryen. E parlando di antichità va sottolineato come i loro abiti, per loro stessa ammissione, siano vecchi costumi di scena teatrali e televisivi riadattati.

Il dominio del nero viene distrutto dalla georgiana Nutsa Buzaladze. Richiama l’attenzione il suo mantello rosso vivo, che nasconde un body, sempre rosso, glitterato e degli stivali in latex. Conclude questo outfit singolare il cappello dall’enorme falda, il tutto realizzato da stilisti georgiani. La gara per il cappello più grande viene vinta però dalla maltese Sarah Bonnici con un cappello bianco-nero tempestato di piccoli spuntoni neri.

Una delle favorite, la greca Marina Satti, illumina invece il carpet con abito due pezzi fatto in denim dalle forme, per taglio e spirali che richiamano gli elementi di un classico tempio dell’Antica Grecia. Segue l’albanese Besa con un voluminoso abito bianco e nero dal lunghissimo strascico e una vaporosa conchiglia che risale dal fianco fin su tutte le spalle.

Singolare la scelta stilistica anche del lituano Silvester Belt: mentre lui indossa un lungo cappotto bianco con cravatta nera, i suoi ballerini indossano a loro volta dei cappotti – neri – ma quello che salta all’occhio sono i passamontagna che coprono interamente i loro volti.

Impossibile non menzionare l’abito lilla di Teya Dora. L’artista in gara per la Serbia con il suo abito, arricchito da manicotti e velo, ci ricorda il colore della ramonda, il fiore capace di rinascere anche se secco divenuto simbolo della resistenza e della vittoria del popolo serbo nella prima guerra mondiale e ispiratore del brano che l’artista porta in gara a Malmö.

Simpatico anche il momento in cui entrano in scena le ucraine Jerry Heil e alyona alyona. Cadendo oggi infatti la Pasqua ortodossa, le due artiste portano per Tia Kofi la torta pasquale e le uova, che usano per sfidarla nel tradizionale duello pasquale delle uova, vinto da alyona alyona. Di tutt’altro tono l’outfit dei Nebulossa (Spagna), con Maria Bas in versione “mistress BSDM” con tanto di frustino e i due ballerini al guinzaglio.

Altra trovata fuori dagli schemi quella dei finlandesi Windows95Man, con Teemu Keisteri e Henri Piispanen a braccetto all’interno di un finto uovo, con tanto di guscio apribile, identico a quello presente nella loro esibizione. Keisteri si presenta anche indossando la combinazione ciabatte e calze bianche che farebbe alzare più di un sopracciglio sulle spiagge italiane.

Reduce da un’intossicazione alimentare, Bambie Thug ritorna ai suoi impegni eurovisivi con un abito dagli schizzi nero-azzurri degni del miglior Jackson Pollock. Dell’outfit della rappresentante dell’Irlanda colpiscono di più però le lunghissime unghie, molto simili a quelle che Loreen aveva a Liverpool lo scorso anno.

Chiusura di Turquoise Carpet all’insegna dell’urban style prima con il francese Slimane – pantaloni di pelle nera, camicia, bustino con ricami nero e giubbotto oversize in denim grigio – e infine con i padroni di casa per la Svezia Marcus & Martinus che invece optano per completi pantaloni e giacca di jeans strappati.

Con la loro intervista si chiude questo spiazzante Turquoise Carpet. Domani avranno luogo le prime prove generali della prima semifinale e la stampa accreditata, compreso EurofestivalNews, avrà modo di visionare per intero le esibizioni dei 15 paesi in gara oltre che di Germania, Svezia e Regno Unito. Rimanete aggiornati.


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Una risposta

  1. Lorenzo ha detto:

    Con gran fatica l’ho seguito, deludente è un complimento, è stato proprio brutto se non altro per la produzione televisiva (due telecamere con due inquadrature di numero).

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