Eurovision 2024, la prova ufficiale della prima semifinale: il liveblogging

Report live da Malmö • Dopo una settimana di prove, di cui la stampa ha potuto visionare pochi scampoli tra foto e clip su YouTube e TikTok, si entra nel vivo dell’Eurovision Song Contest 2024. Stasera si svolge la Dress Rehearsal 2 della prima semifinale e sarà l’occasione di vedere per intero le prime 15 esibizioni dei paesi in gara martedì 7 maggio.

La stampa accreditata in presenza alla Malmö Arena e quella accreditata online al Media Center è pronta per seguire la serata. In questa prova generale in le giurie avranno possibilità di esprimere le loro votazioni ma queste saranno utilizzate solo in caso di problemi tecnici del televoto. Difatti come nel 2023 sarà solo il pubblico da casa a determinare quali saranno i dieci paesi di ogni semifinale che rivedremo sabato 11 maggio.

Sul palco anche Germania, Regno Unito e la Svezia padrona di casa. Isaak, Olly Alexander e Marcus & Martinus anche domani si esibiranno con i loro brani, inseriti in scaletta tra i paesi in gara. Una novità di questa edizione.

Vi ricordiamo che, purtroppo, per gli spettatori non autorizzati non è possibile assistere alla prova destinata alle giurie, in tv o in streaming online, poiché per regolamento è vietata qualsiasi ripresa delle esibizioni.

Questa la scaletta della prima semifinale:

1. Cipro – Silia Kapsis – “Liar”
2. Serbia – Teya Dora – “Ramonda”
3. Lituania – Silvester Belt – “Luktelk”
4. Irlanda – Bambie Thug – “Doomsday blue“
5. Ucraina – Jerry Heil & alyona alyona – “Teresa & Maria”
6. Polonia – Luna – “The tower”
7. Croazia – Baby Lasagna – “Rim tim tagi dim”
8. Islanda – Hera Björk – “Scared of heights”
9. Slovenia – Raiven – “Veronika“
10. Finlandia – Windows95Man – “No rules!”
11. Moldavia – Natalia Barbu – “In the middle”
12. Azerbaigian – Fahree feat. Ilkin Dovletov – “Özünlə apar”
13. Australia – Electric Fields – “One milkali (One blood)”
14. Portogallo – iolanda – “Grito”
15. Lussemburgo – Tali – “Fighter“

Si esibiscono fuori gara:

• Regno Unito – Olly Alexander – “Dizzy” (inserito in scaletta dopo l’Irlanda)
• Germania – Isaak – “Always on the run” (inserito in scaletta dopo l’Islanda)
• Svezia – Marcus & Martinus – “Unforgettable” (inseriti in scaletta dopo la Moldavia)

La prova generale della prima semifinale

21:02 – Da Liverpool a Malmö. Parte la prima semifinale con “Fuego” di Eleni Foureira sul palco della Malmö Arena. Scaldato, letteralmente, il pubblico è la volta del beniamino di casa Eric Saade con “Popular”. Chiusura nuovamente “caliente” con Chanel e la sua “SloMo”.

21:12 – Ecco Petra Mede, che scherza dicendo “ho provato con un uomo, finalmente con una donna” riferendosi alla conduzione del 2016 con Måns Zelmerlow) e Malin Åkerman che ci ricordano il regolamento in inglese e francese.

Cipro – Silia Kapsis – “Liar”

Donato: Nei tre minuti emerge prepotente la genericità della proposta cipriota, evidenziata anche da degli effetti sul ledwall che poco, anzi nulla, aggiungono alla prova di Silia Kapsis. Lei ha energia e talento, ma rimane affossata dall’anonimato della sua canzone. Nemmeno un bel dance break la salva. FUORI

Emanuele: Classico prodotto ad uso e consumo della bolla eurovisiva che non avrà alcun futuro fuori e secondo me nemmeno dentro. Lei è artista consumata nonostante i 17 anni ma la canzone non ha davvero nulla che spicchi. Eleni Foureira, che ha cantato all’inizio, la asfalta. Previsione: FUORI

Credits: EBU

21:19 – Nota sulle cartoline: il format è quello delle Instagram Stories, o meglio di un TikTok, visto che è partner. Gli artisti si mostrano nei loro paesi mentre in sottofondo c’è il tema musicale dell’edizione. Ogni cartolina si apre con le immagini della storia del paese all’Eurovision Song Contest. Idea che si sposa con i tempi di oggi ma manca di mordente se confrontata con le cartoline del passato.

Serbia – Teya Dora – “Ramonda”

Donato: I lag dello streaming riservato alla stampa non aiutano certamente nella visione di un brano che richiede attenzione con la sua magia. Le inquadrature su tutta l’arena elevano la performance, ottima vocalmente di Teya Dora. Qualche vicino di casa c’è (Slovenia e Croazia su tutti) per spingerla al televoto. Io la vedo DENTRO

Emanuele: Il pezzo è bello ma molto complesso. Lei canta bene ed è sufficientemente empatica. Ma non sono convinto che il televoto possa farsi ipnotizzare da questa melodia quasi eterea. Previsione: IN BILICO

Credits: EBU

Lituania – Silvester Belt – “Luktelk”

Donato: Il primo pop di serata se lo prende Silvester Belt. Chi ha seguito il concorso nazionale lituano non troverà nessuna novità nell’esibizione. Ma poi spostato lo sguardo sul pubblico, che si esalta e batte le mani, ci si dimentica di tutto e ci si fa trascinare dal ritmo. Sui social andrà molto bene. Ovviamente DENTRO

Emanuele: La sala stampa batte le mani a tempo. Il brano intrattiene, non c’è dubbio. Resto poco convinto della resa complessiva che non è niente di speciale, ma al televoto può contare anche solamente quanto si “poga”. Ovazione a fine esibizione. Previsione: DENTRO

Credits: EBU

Irlanda – Bambie Thug – “Doomsday blue”

Donato: Finisce e ti chiedi “Cos’ho appena visto?”. È l’entry più spiazzante di cui abbia recente memoria. Il salto dalla parte electro-rave all’arpeggio di chitarra è estremamente intrigante. Tutto il contorno visivo non è di mio gusto ma, appunto, è pura opinione personale. Bella l’interazione con il ballerino e l’intonazione malgrado non faccia gridare al miracolo è buona. La sensazione, visto anche come il pubblico apprezzi è che ce la farà l’Irlanda a tornare in finale. DENTRO

Emanuele: Perchè questo brano sia dato non solo dentro ma addirittura fra i candidati per un posto nei primi 5 per me è un mistero. Trovo tutto molto tetro, eccessivamente teatrale e urlato, anche se il genere è interessante.La sala stampa è in visibilio, ma io non voglio credere ai pronostici. Previsione: FUORI

Credits: EBU

21:31 – Malin Åkerman ci ricorda che Bambie Thug è la prima artista in gara quest’anno dichiaratamente non-binaria. Mercoledì ci sarà invece, nelle prove della seconda semifinale, Nemo per la Svizzera. Petra Mede mette alla prova la sua conoscenza eurovisiva facendosi interrogare dal pubblico, con scarso successo.

Regno Unito – Olly Alexander – “Dizzy”

Donato: Fuori gara, entrerà nella partita sabato, ecco Olly Alexander per il Regno Unito. La prima cosa da annotare è la strana sensazione di avere un act che si sa già essere in finale in mezzo agli altri concorrenti. Lui porta bene a casa l’esibizione da un punto di vista vocale, tirando fuori anche un bell’acuto finale. Vibrazioni da pop di rottura inizio anni 2000. Il Regno Unito di sicuro si allontana dalla parte destra della classifica finale.

Emanuele: Non c’è alcun dubbio che questo sarà uno dei pezzi che risentiremo parecchio anche fuori dall’Eurovision. Un pop genuino e ben confezionato come sanno fare i britannici. Lui ha cantato meno bene che nelle prove del pomeriggio ma per sua fortuna il voto delle giurie che conta sarà quello di sabato. La messa in scena è interessante. Secondo me farà meglio del previsto. Banger.

Credits: EBU

Ucraina – Jerry Heil & alyona alyona – “Teresa & Maria”

Donato: Rimango convinto che questo staging non aggiunga nulla al messaggio della canzone delle ucraine. La parte migliore, nella combinazione visual e musica, è quella rappata di alyona alyona, con il grigio sui cubi e l’inquadratura vicina alla cantante. Molto, molto meglio, l’inquadratura finale con tutte le donne. Il pubblico è tiepido. Ma musicalmente questa proposta merita comunque la finale. DENTRO

Emanuele: Alyona Alyona e Jerry Heil mettono in campo tutta l’abitudine al palco di due campionesse di vendita. Non c’è niente che non funzioni in questo pezzo, che è anche il più contemporaneo dell’edizione. Grande atmosfera, armonie vocali perfette. La sala stampa applaude convintamente Previsione. VINCONO LA SEMIFINALE

Credits: EBU

Polonia – Luna – “The tower”

Donato: Su disco rimane comunque più forte che dal vivo, ma Luna sa il fatto suo e al netto di scelte stilistiche sulle quali ci sarebbe da ridire, porta a casa il risultato. Il pubblico batte le mani. Se non le faranno scacco matto è DENTRO.

Emanuele: La sala stampa canta tutta il ritornello. Altro pezzo dal sicuro futuro fuori dal concorso, Luna è intonata, simpatica e la messa in scena, benchè sopra le righe è convincente. Previsione: DENTRO

Credits: EBU

Croazia – Baby Lasagna – “Rim tim tagi dim”

Donato: Ecco il mio vincitore di questa semifinale. Con il televoto viaggia in carrozza ma le giurie gli faranno male. Di voci, sia per bellezza che per intonazione, migliori di quella di Baby Lasagna ce ne sono almeno 15 in questa edizione. Si poteva anche lavorare più di fino sulle immagini a ledwall. Io intanto mi metto a ballare sulle note di “Rim tim tagi dim”. VINCE LA SEMIFINALE

Emanuele: Cori da stadio sul pezzo di Baby Lasagna. Che in effetti è travolgente, ma si regge tutto sulla melodia. Lui canta male. Ma domani c’è il televoto e questo non conterà nulla. Previsione. DENTRO (poi confido nelle giurie sabato)

Credits: EBU

Islanda – Hera Björk – “Scared of heights”

Donato: Hera Björk è una delle artiste più simpatiche in gara ma la sua simpatia, unita alla sua esperienza, non salvano un pezzo debolissimo. Un punto in più per i backing vocalist dal vivo ma anche la resa visiva è fiacca, con l’unica differenza, rispetto al Söngvakeppnin, della pedana che si alza. FUORI

Emanuele: Hera Bjork ci dà il benvenuto all’Eurovision 1998. Un brano polveroso, che non rende giustizia alla carriera – e all’intepretazione – dell’artista. Fa strano pensare che sia stato scritto da Asdis, la cantautrice islandese del momento. Previsione: FUORI

Credits: EBU

21:58 – Facciamo un gioco: come sarebbero le scene di alcuni film di culto se in sottofondo ci fossero le più celebri canzoni della storia eurovisiva? Questo il tema della breve clip lanciata dalle presentatrici.

21:59 – Viene lanciato lo spazio pubblicitario.

Germania – Isaak – “Always on the run”

Donato: Mi piace tantissimo la linea di basso di questo pezzo così come la voce graffiante di Isaak. Meriterebbe qualcosa di più di un telefonatissimo ultimo posto (o giù di lì). Messo così, in mezzo ai semifinalisti, risalta anche di più. Il che mi fa sperare, per l’artista Isaak, che la mia frase precedente sia sbagliata.

Emanuele: “Always in the run” è uno di quei brani che se passano in radio ti fermi ad ascoltarlo, magari lo canticchi e batti il tempo coi piedi. Ma non compreresti mai il disco. Carino, ma generico. Spiace per Isaak, che è bravo e canta benissimo. Ma anche stavolta i tedeschi si prenotano per l’angolino in basso a destra.

Credits: EBU

Slovenia – Raiven – “Veronika”

Donato: Tutto molto scuro e criptico. Raiven e la Slovenia pescano male perché sul piano estetico si trovano in diretto confronto con l’irlandese Bambie Thug. A livello vocale non ci sarebbe gara, Raiven vincerebbe a mani basse con gli acutoni sparati nel finale. Gioca anche molto sulla sensualità del suo body vedo-non vedo. Però guardando la sua esibizione ritrovi Bambie Thug, che buca molto più facilmente lo schermo. IN BILICO

Emanuele: Raiven è brava, crede molto nel progetto, la messa in scena è ben fatta. Ma il pezzo è complessivamente modesto, non ha nulla che lo faccia spiccare. Non vedo possibilità di risentirla sabato. Previsione. FUORI

Credits: EBU

Finlandia – Windows95Man – “No rules!”

Donato: Passare da Kaarija a questa esibizione è un colpo al cuore. Personalmente non apprezzo nulla: i costumi (per la cronaca, pochi), l’uovo gigante, la prova vocale e questa base che mette insieme tanti pezzi eurodance di fine anni ’90. Il pubblico va in estasi, ed è loro fortuna che sia solo lui giudice domani sera. Quindi DENTRO

Emanuele: Ad un certo punto Windows95 Man si mette gli short e dalle tasche escono due razzi di quelli che vengono sparati a capodanno. Casino organizzato. Too much per me, ma capisco che al televoto è un concept che può funzionare. DENTRO

Credits: EBU

Moldavia – Natalia Barbu – “In the middle”

Donato: Natalia Barbu con una prova vocale di assoluto livello non riesce nel miracolo di rendere più appetibile un brano elettro-pop dalle venature folkloristiche. Petali, luci neon viola e ali, proiettate a schermo, che provano a far volare Natalia Barbu. Invece lei rimane ancorata, con il suo violino, alla bottom five di questa semifinale. FUORI

Emanuele: Natalia Barbu è brava e bella. Ma lì in mezzo al palco, da sola, non riesce a dare spinta ad un pezzo modesto. La tv moldava mi sembra la prima a non crederci FUORI

Credits: EBU

Svezia – Marcus & Martinus – “Unforgettable”

Donato: Al contrario del titolo, di questa difesa titolata ci si dimenticherà presto. Porteranno a casa la metà sinistra della classifica finale perché è la Svezia e perché i due gemelli il loro lo fanno in maniera ineccepibile. Un pop troppo elettronico per fare presa sul pubblico più generalista e poco genuino per arrivare lì dove Baby Lasagna sta veleggiando.

Emanuele: POV: Avete 12 anni e siete all’autoscontro. Questa è la musica che il gestore vi mette in sottofondo. Orticaria.

Credits: EBU

Azerbaigian – Fahree feat. Ilkin Dovletov – “Özünlə apar”

Donato: Criminale da parte della delegazione azera optare per quest’ambientazione da “Tron”, con luci fredde e costumi da guardia spaziale per uno dei pezzi più sinceri mai portati in gara, lontano dalle produzioni estere. Tutto questo mi fa pensare che rimaranno IN BILICO

Emanuele: La proposta azera è autenticamente etnica e come tale non semplice. Il canto mugham la impreziosice, ma nel complesso è un prodotto normale, che non resta impresso. IN BILICO

Credits: EBU

Australia – Electric Fields – “One milkali (One blood)”

Donato: Vale l’esatto opposto della Polonia. Ascolti il singolo sulle piattaforme e non ti dice nulla. Guardi gli Electric Fields sul palco e ti viene voglia di saltare sul divano gridando “MILKALI!”. Un po’ povero lo staging per il trasporto che Zaachariaha Fielding e Michael Ross portano alla Malmö Arena. Sarebbe un gran peccato non averli in finale e infatti il pubblico risponde molto positivamente. DENTRO

Emanuele: Gli Electric Fields sono chiaramente qui con una B Side della loro produzione. L’unica cosa che spicca è il vestito di Zachariaaa. Lui canta anche bene, ma il brano insomma. FUORI

Credits: EBU

Portogallo – iolanda – “Grito”

Donato: Dalla seconda prova, quando sono state rese pubbliche le clip televisive, il Portogallo mi è sembrato avere il pacchetto migliore di tutti i paesi in gara stasera. Luci e inquadrature sono perfette, in un contesto molto semplice dove domina il bianco. Voce di iolanda strepitosa. Rimane la canzone, che non è di quelle che arrivano al primo colpo. Fosse per me le darei la vittoria della serata, più oggettivamente bisogna dire IN BILICO

Emanuele: Iolanda Costa ha un pezzo di grande qualità che interpreta con bravura e classe. Onore al merito ai lusistani per aver scommesso su una proposta autenticamente portoghese e lontana dai canoni eurovisivi. L’acuto finale è da applausi. Sinceramente, merita un posto in finale. La sala stampa applaude convinta e compatta. Ma purtroppo domani c’è il televoto. IN BILICO

Credits: EBU

Lussemburgo – Tali – “Fighter”

Donato: Fresca quanto basta, intonata il necessario, di sicuro molto di più rispetto alla finale nazionale. Tali porta a casa il risultato con una prova non memorabile ma in cui ogni tassello va al suo posto. Pensare il Lussemburgo fuori dalla finale dopo tutta la fatica fatta per tornare è abbastanza difficile. DENTRO

Emanuele: Dardust ha confezionato per l’altra israeliana dell’edizione un banger pop fresco e radiofonico. Si canta che è un piacere, il ritornello entra in testa in due secondi e lei è indubbiamente brava. Tutto è ben costruito per salutare il ritorno del Granducato con un agile ingresso in finale e subito dopo probabilmente una top 10. La sala stampa applaude. DENTRO

Credits: EBU

22:41 – Si chiudono le 15 (più 3) esibizioni di giornata. Con il classico. “Europe start voting now!” può partire il primo recap di serata. Ricordiamo che solo in finale il televoto sarà aperto dall’inizio.

22:46 – Completato il recap è il momento di “Mister Eurovision”, ribattezzato “sua Altezza” da Petra Mede, ovvero Johnny Logan. Suggestiva la sua versione orchestrale di “Euphoria” di Loreen. Un bel tributo dall’unico bi-campione all’unica bi-campionessa della rassegna.

22:52 – Giro di interviste in Green Room per Petra Mede. Si parte con Tali (Lussemburgo), a cui viene chiesta la sua canzone eurovisiva preferita nella storia lussemburghese: è “Poupée de cire, poupée de son” di France Gall (1965).

22:54 – Breve clip sul Turquoise Carpet. Ne abbiamo parlato in questo articolo.

22:56 – Secondo recap dei 15 semifinalisti.

22:59 – Viene chiuso il televoto. Petra e Malin si collegano con i (finti) commentatori australiani, che in quanto tali sono a testa in giù (“down under”). Poi Petra Mede, tra il pubblico, ci ricorda di scaricare l’app dell’Eurovision Song Contest.

23:03 – Clip con alcuni dei pezzi più danzerecci della storia eurovisiva: da Gina G a Helena Paparizou (che sarà ospite della seconda semifinale) fino ad Ani Lorak.

23:06 – Ecco sul palco della Malmö Arena Benjamin Ingrosso (ESC 2018). Porta un medley di “Kite”, “Who’s laughing now?” e l’ultimo singolo “Honey boy” che vede accreditati anche Purple Disco Machine, Nile Rodgers e Sheensea.

23:14 – Altra clip che passa in rassegna alcune delle proposte etniche od identitarie più celebri: ci sono Il Volo (“Grande amore”, 2015) e Željko Joksimović (“Lane moje”, 2004)

23:16 – È il momento di rivelare i risultati, che per stasera sono finti ma servono per testare i tempi televisivi. La particolarità è che la Green Room è posizionata dietro il grande ledwall della Malmö Arena, come a Düsseldorf nel 2011.

23:18 – Questi i 10 paesi che, per finta ricordiamo, passano il turno, secondo l’ordine di annuncio: Serbia, Portogallo, Slovenia, Cipro, Azerbaigian, Australia, Irlanda, Lituania, Moldavia e Croazia.

23:21 – Si chiude qui la diretta – flagellata da problemi tecnici – della Dress Rehearsal 2 per la stampa. L’appuntamento è per domani sera alle ore 21:00 per la diretta della prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2024, trasmessa su Rai 2 con il commento di Gabriele Corsi e Mara Maionchi.