Via all’Eurovision 2024: Angelina Mango, favoriti, outsiders e… l’Italia in Lussemburgo
Report live da Malmö · Si alza il sipario sull’Eurovision 2024, in diretta dalla Malmö Arena. Stasera e giovedì le due semifinali e sabato la finale. Fari puntati ovviamente sulla nostra rappresentante Angelina Mango che con “La noia” è pronta a prendersi anche le soddisfazioni internazionali dopo la vittoria al Festival di Sanremo.
I grandi favoriti
Il cartellino dei bookmakers mette Angelina Mango fra i nomi che possono giocarsi la vittoria. Meritatamente, perché nelle prove la cantante lucana è apparsa fra le più convincenti. Ma gli avversari sono tanti e agguerriti.
Il più pesante è quello di Slimane, in corsa per la Francia. L’artista di origini algerine, 15 milioni di copie vendute, 2 dischi di diamante (valgono in Francia un milione l’uno) quattro album tutti al primo posto, tutti i singoli certificati almeno disco d’oro, è in corsa con la struggente ballata “Mon amour”.
Dalle prove si è capito che metterà in scena – nonostante l’half playback– una versione solo piano e voce, come quella vista nell’ospitata in Italia da Caterina Balivo a “La volta buona”: perfetto vocalmente, porta sul palco tutta l’esperienza di un big internazionale. La Francia non vince dal 1977 e dopo il secondo posto del 2021 di Barbara Pravi (dietro ai Måneskin) e tre vittorie allo Junior Eurovision nelle ultime quattro edizioni vuole riportare a tutti i costi il microfono di cristallo in riva alla Senna. Le giurie dovrebbero apprezzare.
Discorso diverso per “The Code”, di Nemo, l’artista non binary che rappresenta la Svizzera. La sua canzone, incentrata proprio sulla rottura degli stereotipi di genere, trova grande seguito fra i giovani e se riuscirà a convincere anche le giurie, potrebbe riportare la Confederazione (che non vince dal 1988, quando si impose una giovanissima Céline Dion) almeno sul podio.
Lotterà ai piani altissimi – ma forse non per vincere – anche “Teresa & Maria”, la canzone delle ucraine alyona alyona & Jerry Heil ispirata alle figure religiose di Santa Teresa di Calcutta e della Vergine Maria. L’accoppiata di soliste fa pesare l’abitudine al palco e le prove hanno confermato che anche finito l’effetto-guerra, l’Ucraina non farà soltanto presenza.
Partono più indietro, per motivi diversi, gli altri due nomi schizzati ai vertici degli scommettitori dopo le rispettive designazioni ovvero Baby Lasagna e Joost Klein. Il cantautore croato gode ancora della scia di alto gradimento dopo la vittoria con landslide nella finale nazionale, ma al netto di un brano dal ritornello martellante come “Rim Tim Tagi Dim”, i live hanno mostrato evidenti limiti vocali, dei quali – dando per scontato un ingresso in finale – le giurie nazionali non potranno non tenere conto.
L’esibizione di “Europapa” di Joost Klein è invece apparsa sin troppo sopra le righe: per il dj olandese si preannuncia un probabile successo discografico ma anche per lui le giurie saranno una montagna ardua da scalare.
Le altre “big 5” e la host country
Più difficile la corsa delle altre “big 5”. Il duo Nebulossa si appresta a fare della loro “Zorra” una probabile hit internazionale: già disco d’oro in Spagna, la canzone è fra le più amate dal pubblico eurovisivo anche per il forte messaggio sull’empowerment femminile e per il sempreverde sound anni 80.
Ma al netto di un sicuro singalong sul ritornello e di una simpatia istantanea dovuta anche ai 56 anni di Mery Bas (la più anziana in gara), c’è da fare i conti con una intonazione apparsa assai traballante.
Per Isaak, il cantautore in gara per la Germania vale invece l’opposto: “Always on the run” è un pezzo gradevole, radiofonico e ben cantato, ma che non sembra essere abbastanza forte da riportare la terza tv più importante dell’Eurovision dal lato sinistro della classifica.
Al quale invece punta- con vista sulla Top 10- l’altro nome pesante in gara. Il britannico Olly Alexander è conosciuto in Europa come leader degli Years & Years, il cui singolo “King” vendette oltre 2 milioni di copie nel 2015 (doppio disco di platino anche in Italia). Chiusa l’esperienza con il progetto, ha scelto l’Eurovision 2024 per il rebranding da solista. “Dizzy” è uno dei brani destinati ad aver maggior futuro fuori dalla rassegna e lui ha sin qui convinto anche vocalmente.
Sono destinati invece probabilmente a fare passerella i gemelli norvegesi Marcus & Martinus, in rappresentanza dei padroni di casa della Svezia con “Unforgettable” dopo aver vinto il Melodifestivalen: sarà il primo Eurovision senza svedesi nonostante la presenza in gara del Paese. Sabato sera apriranno la finale.
Le novità per i Big 5
Vale ricordare che con una modifica al regolamento, il pubblico da casa sentirà per intero Angelina Mango già giovedì nella seconda semifinale. Le cinque Big 5 e la Svezia infatti, contrariamente al solito, avranno la possibilità di far sentire al pubblico da casa per intero la canzone anche in semifinale, senza però poter essere votati. Stasera tocca a Germania, Regno Unito e Svezia, giovedì a Italia, Francia e Spagna.
Outsiders e grandi ritorni
È l’anno del grande ritorno del Lussemburgo, 31 anni dopo l’ultima volta e con la prima tv privata della storia dell’Eurovision. Una partecipazione interamente finanziata dal Governo del Granducato che porta in dote un pezzo d’Italia: l’autore di “Fighter”, la canzone che canterà Tali Golergant è infatti firmata da Dario Faini, autore anche di “La noia”.
A proposito di Tali e del suo brano, c’è da dire che sotto la bandiera lussemburghese c’è quella di Israele, paese di nascita di Tali e dell’intera produzione che sta dietro al brano: per loro però nessuna contestazione, come invece per Eden Golan, la vera rappresentante israeliana, costretta ad un Eurovision blindato e dimezzato per evitare il rischio che le prevedibili contestazioni sfocino in attacchi fisici. Ma la sua “Hurricane” potrebbe essere uno dei due clamorosi underdog.
L’altro è “Doomsday blue” dell’irlandese Bambie Thug, partita in sordina ma che sta guadagnando punti. L’Irlanda è con la Svezia il Paese con più successi, ma ha centrato una sola finale negli ultimi 10 anni. Si avvia ad un Eurovision di successo anche “Zari” della greca Marina Satti, già 4 milioni di streaming e due dischi di platino.
San Marino….made in Spain
Infine, c’è San Marino, che ascolteremo giovedì insieme ad Angelina Mango. Gli spagnoli Megara, vincitori di Una voce per San Marino sono la proposta più forte e credibile della storia eurovisiva del Titano. Il loro rock annaffiato nel flamenco cresce ad ogni ascolto. E in più c’è la forte fan base iberica, già da giovedì. Attenzione a darli per spacciati.
Parte l’Eurovision 2024 ed Eurofestival News ve lo racconterà, in diretta dalla Malmo Arena.
In televisione invece, potrete seguirlo domani e giovedì (ore 21 su Rai 2) e sabato (ore 20.35), col commento di Gabriele Corsi e Mara Maionchi. Oppure tutte e tre le serate (ore 21) su San Marino RTV col commento di Lia Fiorio e Gigi Restivo. O se preferite la radio, potete sintonizzarvi su Radio 2 (dalle 21): troverete al commento Diletta Parlangeli e Matteo Osso. Buon Eurovision 2024 a tutti, dunque. Europe, start music now!
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