La Svizzera vince l’Eurovision Song Contest 2024!
È la Svizzera rappresentata da Nemo con il brano “The Code” ad aggiudicarsi la vittoria dell’edizione 2024 dell’Eurovision Song Contest.
Una vittoria storica per la Svizzera, l’Eurovision torna così nel paese dove tutto è iniziato!
Questa la classifica finale, che ha visto la somma delle giurie nazionali e del televoto, dove Nemo per la Svizzera ha distaccato di 44 punti il super favorito di questa edizione dell’Eurovision, Baby Lasagna per la Croazia.
Terzo posto per l’Ucraina, quarto per la Francia e quinto per la contestata partecipazione di Israele (che ha fatto molto bene al televoto). Questa la classifica completa.
La Svizzera conquista dunque la prima posizione ottenendo un ottimo risultato sia sul fronte del televoto che su quello delle varie giurie nazionali (in questo caso con un distacco ancora più marcato dal secondo classificato, la Francia).
L’Italia con Angelina Mango si piazza settima, mentre aveva conquistato un quarto posto nel voto delle giurie (qui sotto la classifica completa).
Nemo, il vincitore dell’Eurovision 2024
Nemo Mettler (nato a Bienne, nel Canton Berna, il 3 agosto del 1999) nonostante la sua giovane età, è attivo professionalmente già da quasi 10 anni. Il primo album risale al 2015, nel 2018 vince quattro premi agli Swiss Music Awards.
Nel novembre del 2023 ha dichiarato di identificarsi come non-binary e preferisce che si parli di sè utilizzando in tedesco solo il suo nome (senza il pronome) e in inglese col pronome gender-neutral “They”.
Come già detto ad inizio articolo, con questa vittoria della Svizzera, si torna lì dove tutto era iniziato, in quel 1956 a Lugano, dove a rappresentare il paese elvetico c’era Lys Assia, vittoriosa sul palco del teatro Kursaal di Lugano (Lys Assia che purtroppo è scomparsa nel marzo del 2018 a 94 anni).
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Beh, dai… io sono abbastanza contento del risultato. Alla fine era una sfida a due tra Svizzera e Croazia: a me piacevano entrambe e se ha prevalso Nemo (per soli 44 voti!) va bene anche così. Forse ha un po’ più l’immagine di artista internazionale e forse potrà fare bene anche oltre l’ESC.
Resta però un po’ il rimpianto di vedere come avrebbero organizzato l’evento a Zagabria, ma sarà per un’altra volta!
Per il resto, in ordine sparso: speravo che il brano di Angelina Mango sarebbe arrivato di più al pubblico europeo, ma evidentemente così non è stato (ha preso più dalle giurie che dal televoto!).
Non riesco a capire invece cos’abbiano trovato pubblico e giurie nella urlata messa nera irlandese e nel folk skassankatzaja dell’Armenia, per me sopravvalutatissimi.
Poi per una mia totale incompatibilità col genere, il brano della Grecia non lo considero proprio. Grecia, Armenia e Irlanda erano proprio le ultime tre posizioni della playlist dei brani ESC che mi ero fatto! (le prime cinque posizioni, per la cronaca, sono invece Portogallo, Croazia, Svizzera, Australia e Lussemburgo).
Mi spiace per il Portogallo e il Lussemburgo che meritavano di più e soprattutto la Spagna non si merita proprio quella desolante posizione in fondo alla classifica: spero proprio che gli spagnoli sappiano ritrovare un brano capace di intercettare il voto europeo che continua a latitare.
Anche quest’anno nelle selezioni ci hanno lasciato le penne brani che potevano sicuramente ben figurare in finale (al posto degli orrori di cui sopra o di quelli insignificanti di Serbia, Georgia e Slovenia): il brano dell’Australia non era affatto da scartare, così come quello danese e, perchè no?, anche i Megara da San Marino non erano così pessimi.
Resta un mistero come abbia fatto UK a prendere ZERO al televoto: èvero, il brano non era un granchè e nella mesa in scena il troppo “stroppia”, però Olly Alexander ha un seguito internazionale enorme… com’è stato possibile? Persino i brani in fondo alla classifica un pugno di voti li hanno presi!!
Chiudo con una piccola nota: tutti i media a commentare le polemiche all’ESC per la partecipazione di Israele e dei voti ottenuti… nessuno però che consideri che il brano era davvero di una pochezza disarmante ed i voti ottenuti sono solo frutto di polarizzazione.