Eurovision 2024: EBU risponde a Schinas sulla bandiera UE bandita in arena

Bandiera UE Eurovision 2024

Dopo le lamentele fatte partire dal vicepresidente della Commissione Europea Margaritis Schinas, è arrivata al suo indirizzo una lettera dell’EBU a firma del suo presidente, l’irlandese Noel Curran, circa il ruolo della bandiera UE nell’arena.

Eurovision 2024: l’EBU risponde a Margaritis Schinas

Schinas, lo ricordiamo, ha alzato la voce dopo che al deputato moldavo Dorin Frasineanu il vessillo dell’Unione Europea era stato confiscato prima di entrare alla Malmö Arena, fatto che ha generato uno tsunami di polemiche.

Questo il testo della lettera:

Caro Vicepresidente Schinas,

Grazie mille per la Sua lettera e le preoccupazioni da Lei poste.

Come Lei fa notare giustamente, l’Eurovision Song Contest condivide gli stessi valori di universalità, diversità, uguaglianza e inclusività dell’Unione Europea stssa. L’EBU ha un’orgogliosa tradizione di celebrazione della diversità attraverso la musica e nel raccogliere insieme i cittadini europei, “United by Music”.

Il nostro obiettivo è quello di tradurre i nostri ideali e valori nella realtà, sforzandosi di innovare e migliorare tutti gli aspetti del concorso, insieme alla corrente emittente ospitante. Siamo orgogliosi di organizzare ogni anno uno show veramente inclusivo, il più visto evento non sportivo d’intrattenimento in Europa.

Allo stesso tempo, il management e la logistica per uno show di questa enormità e complessità presentano diverse sfide. Relativamente a questo, prendiamo molto seriamente le Sue preoccupazioni circa la bandiere UE quest’anno. Vogliamo chiarificare che non c’è mai stato un espresso divieto sulla bandiera UE all’Eurovision Song Contest, e anche che questa è stata chiaramente visibile in edizioni precedenti.

Il nostro generale approccio alle bandiere nel luogo di svolgimento del concorso, tuttavia, è stato sempre basato, ogni anno, su una positiva e inclusiva lista delle bandiere dei soli Paesi partecipanti e della bandiera arcobaleno. Questo è il caso del 2024, come risultato del delicato contesto politico globale e dei seri rischi per la sicurezza sul posto:  la lista delle bandiere dei Paesi partecipanti accettate, assieme a tutte le altre politiche di sicurezza, è stata applicata più strettamente che mai all’ingresso dell’arena.

Vogliamo assicurarLe che non è mai stata nostra intenzione gettare discredito sulla bandiera dell’Unione Europea, simbolo così importante di unità e solidarietà europea, e siamo certi che rivedremo la nostra policy per il prossimo anno.

Con i migliori saluti

Noel Curran

Eurovision 2024: la prima lettera di Schinas

In origine, Schinas aveva inoltrato una prima lettera all’EBU, nelle persone della presidente Delphine Ermotte Cunci e del supervisore esecutivo dell’Eurovision, Martin Österdahl, i cui contenuti sono stati largamente riportati da tutta la stampa continentale.


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