Eurovision 2024: per Radio Liechtenstein tentativo di adesione all’EBU

È raro che si parli del Leichtenstein in ottica Eurovision Song Contest, ma in questi giorni se ne parla per ben due motivi: uno è legato al sostegno, da parte del principato, di San Gallo come città ospitante dell’Eurovision 2025 e l’altro, tema da sempre irrisolto, è il possibile debutto dello Stato all’Eurovision Song Contest nel prossimo futuro.

A lanciare quest’ultima notizia è il giornale “Liechtensteiner Vaterland” (cioè “Patria del Liechenstein”), il quotidiano più diffuso del principato e allineato politicamente al “Vaterländische Union” (cioè “Unione Patriotica”), un partito politico liberal-conservatore, uno dei due principali dello Stato.

Secondo tale quotidiano, Radio Liechtenstein starebbe per presentare domanda di adesione all’EBU proprio con lo scopo di partecipare all’Eurovision Song Contest. Se ci riuscisse, si unirebbe ad altre 13 emittenti esclusivamente radiofoniche legate all’EBU. D’altra parte, però, è alquanto improbabile che il principato partecipi all’Eurovision attraverso Radio Liechtenstein dato che lo show richiede la presenza di un’emittente televisiva.

È altrettanto vero, comunque, che Radio Liechtenstein è gestita dal 2003 da Liechtensteinische Rundfunk (cioè la “Liechtenstein Broadcasting Corporation”, abbreviato in LRF), la compagnia televisiva pubblica del principato del Liechtenstein con sede a Schaan, il comune più popoloso del principato.

Radio Liechtenstein, fondata nel 1938 e dopo una lunga pausa “rifondata” nel 1995, è parzialmente finanziata dal governo del Liechtenstein ed è l’unica emittente pubblica del paese. Insieme a 1FLTV, costituisce una delle due principali società legate ai media con sede nel Liechtenstein. Vedremo come si evolverà la situazione: il Liechtenstein rimane, per ora, l’unico stato indipendente e riconosciuto a livello internazionale in Europa a non aver partecipato all’Eurovision Song Contest, insieme allo Stato del Vaticano.

I precedenti tentativi del Liechtenstein

Non è la prima volta che il Liechtenstein tenta di partecipare all’Eurovision Song Contest. Il primo tentativo risale al lontano 1976 ma l’iscrizione fu rifiutata perché il principato era privo di un’emittente televisiva. Era già tutto pronto: Biggi Bachmann avrebbe dovuto rappresentare lo Stato con il brano “My Little Cowboy”.

Secondo fonti attendibili, la canzone sarebbe stata addirittura scelta dal parlamento nazionale, probabilmente in un giorno in cui l’agenda politica non prevedeva argomenti particolarmente importanti. Alla fine pare che il brano non sia stato mai registrato e in alcun modo reso pubblico diventando una sorta di chimera dei brani della storia dell’Eurovision. La Svizzera si offrì  quindi di partecipare con la bandiera del Liechtenstein e con il nome “Svizzera e Liechtenstein”, ma venne fermata dagli organizzatori olandesi.

Seguirono quindi molti anni di silenzio fino al 2008 quando nacque 1 Fürstentum Liechtenstein Television (cioè “Televisione del Principato del Liechtenstein” abbreviato in 1FLTV):  il Liechtentein diventò così l’ultimo paese europeo ad avere una propria stazione televisiva.  1FLTV  in senso stretto non è un’emittente statale ma un canale privato di proprietà di una società austriaca. Tuttavia, dal 2008 in poi, quasi ogni anno, la televisione esprimeva l’ambizione di aderire all’EBU e quindi all’Eurovision Song Contest. Tentativi sempre naufragati per questioni finanziarie.

L’ultimo tentativo di 1FLTV risale al 2019 quando l’emittente manifestò nuovamente interesse a partecipare al festival musicale europeo in occasione del 300º anniversario della fondazione del Principato. I piani non furono realizzati a causa della scomparsa del direttore della tv Peter Kölbel, grande appassionato della rassegna europea: da quel momento in poi, come affermato dal nuovo amministratore delegato della televisione, Sandra Woldt, l’emittente ha rinunciato di aderire all’EBU per concentrarsi, invece, su attività locali.