Eurovision 2025, il Kosovo insiste: lettera RTK all’EBU per chiedere di entrare

Kosovo Eurovision

Quest’anno più che mai sono fortissimi gli intenti del Kosovo rivolti all’ingresso nell’edizione 2025 dell’Eurovision Song Contest.

Da Shkumbin Ahmetxhekaj, direttore generale della RTK, la televisione nazionale kosovara, è infatti partito un documento diretto a Martin Österdahl, attualmente ancora al suo posto come supervisore esecutivo dell’Eurovision, e a Noel Curran, direttore generale dell’EBU.

Eurovision 2025: il Kosovo in cerca dell’ingresso

La lettera è datata 6 giugno, ma è emersa soltanto nelle scorse ore. Questo il testo integrale:

Caro signor Österdahl,

come direttore generale della RTK, scrivo a nome della citata RTK al fine di chiedere di partecipare nel venturo Eurovision Song Contest, organizzato dalla European Broadcasting Union (EBU). La partecipazione in questo evento culturale di alto livello in Europa è la nostra grande ambizione ed è di grande importanza per la nostra integrazione nell’Unione Europea.

La RTK ha attivamente favorito il talento musicale e promosso scambi culturali all’interno del Kosovo. Abbiamo organizzato con successo il nostro concorso musicale nazionale, che ha guadagnato significativa popolarità tra i kosovari. Quest’anno, ospiteremo con orgoglio per la seconda volta il concorso, con la speranza che la canzone vincitrice rappresenti il Kosovo al prossimo Eurovision Song Contest.

Sebbene il Kosovo abbia attualmente un accordo e status speciale con l’EBU, siamo ispirati dall’esempio di Paesi come l’Australia, che è stata invitata a partecipare nell’Eurovision. Crediamo con fermezza che l’Eurovision Song Contest sia un evento non politico che celebri musica, diversità e unità, valori che risuonano in profondità nella nostra nazione.

Con rispetto, chiediamo la vostra considerazione circa la possibilità di invitare la RTK a partecipare al prossimo Eurovision Song Contest. Essa non soltanto mostrerebbe il vibrante talento del Kosovo, ma rinforzerebbe anche lo spirito di inclusione e scambio culturale che l’Eurovision incarna.

In ultimo, ma non per importanza, l’EBU ha giocato un ruolo cruciale nel dare luce alla RTK nel 1999, perciò speriamo che guarderete alla nostra richiesta di raggiungere questo obiettivo, sancito nella nostra missione di emittente pubblica.

Grazie per considerare la nostra richiesta. Non vediamo l’ora di avere la possibilità di contribuire a questo prestigioso evento e arricchirlo.

Eurovision 2025: le considerazioni sul Kosovo

Alcune considerazioni vanno fatte: innanzitutto, la questione del Kosovo all’Eurovision passa inevitabilmente da un’istituzione ben diversa dall’EBU, e cioè il Consiglio d’Europa. In questo senso, il 16 aprile 2024 scorso c’è stato un effettivo voto sull’ingresso del Paese, indipendente dal 2008 e riconosciuto a oggi da 104 Paesi (fatto sul quale torneremo a breve). Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa era pronto a decidere sull’ingresso del Kosovo a maggio, ma il Paese si è lamentato dei prerequisiti richiesti da Francia e Germania e, così, la questione non è più entrata in agenda.

L’ingresso nel Consiglio d’Europa permetterebbe al Kosovo di entrare nell’EBU con un’affiliazione piena. Il caso citato nella lettera, quello dell’Australia, è differente perché la sua partecipazione, nel 2015, fu inserita tramite invito e contando sul fatto che la SBS è membro associato dell’EBU.

Dicevamo dei Paesi che riconoscono il Kosovo. Si tratta di un’altra questione spinosa, perché alcuni Paesi in gara ad oggi non hanno mai, appunto, dato riconoscimento all’indipendenza del Paese o ne hanno preso le distanze, per le più disparate ragioni. Si tratta di Armenia, Cipro, Georgia, Grecia, Moldavia, Romania, Serbia, Ucraina. Ci sono delle differenze in queste casistiche: Cipro e Grecia riconoscono i documenti di viaggio dal Kosovo, mentre la Spagna dal 2024 riconosce i passaporti kosovari nell’ambito della liberalizzazione dei visa del Paese nell’area Schengen. In Ucraina, nel 2022, è stata presentata una risoluzione dal partito Solidarietà Europea (quello dell’ex presidente Petro Poroshenko, per intenderci), che, se approvata, darebbe riconoscimento al Kosovo come Paese indipendente. Non ci sono state evoluzioni da allora.

Diversi cantanti del Kosovo si sono presentati sotto altre spoglie. Viktorija (nome d’arte di Snezana Miskovic) ha partecipato nel 1982 all’interno del gruppo jugoslavo Aska, dunque prima ancora anche della dissoluzione della Jugoslavia. Dopo la dichiarazione d’indipendenza, dalla parte albanese sono salite sul palco Rona Nishliu (2012), Lindita (2017) e Albina Kelmendi insieme alla sua famiglia (2023). Dalla parte serba, invece, c’è Nevena Bozovic (nel 2013 con le Moje 3 e nel 2019 da sola).


Photo Credits: jorono – Pixabay e Corinne Cumming – EBU


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