Anche Polina Gagarina (Eurovision 2015) nel 14° pacchetto di sanzioni UE contro la Russia

Molte persone che seguono con costanza da molto tempo l’Eurovision Song Contest ricorderanno senz’altro Polina Gagarina. Tra le più conosciute personalità della canzone in Russia, fu scelta per rappresentare il Paese a Vienna, nell’Eurovision 2015, con “A million voices“. Finì al secondo posto con 303 punti.
Polina Gagarina: dall’Eurovision agli show pro-Putin
Di quell’esperienza, si ricordano due cose. La prima: i suoi tentativi di dribblare le domande legate ai problemi tra Russia e comunità LGBT sotto forma di leggi (un tema, quello, che già dall’anno precedente era “esploso” nella comunità eurovisiva). La seconda: il fatto che fu utilizzata una tecnologia anti-fischi per coprire le occasioni in cui partivano molti buu al suo indirizzo (con significato anche oltre lei stessa).
Negli anni successivi, Polina Gagarina si è distinta per alcune canzoni e collaborazioni di chiaro sostegno a Vladimir Putin. Un supporto che è, se possibile, aumentato ancora durante la guerra mossa dalla Russia contro l’Ucraina: è ben nota la sua partecipazione a diversi eventi che si possono riassumere con una lettera, la Z. Primo fra tutti, chiaramente, quello del 18 marzo 2022 tenutosi allo stadio Luzhniki di Mosca, a celebrazione dell’anniversario dell’annessione (illegale a livello internazionale) della Crimea.
Polina Gagarina: le sanzioni
Per questa e altre ragioni (il sostegno al sindaco di Mosca Sergey Sobyanin, altra figura della cerchia stretta di Putin, è tra queste), Polina Gagarina è stata inserita tra le figure sanzionate dal 14° pacchetto di, appunto, sanzioni emesso dall’Unione Europea in relazione ai fatti bellici. In altre parole, nel territorio UE non può entrare.
La cantante era già stata bandita dalla possibilità di entrare in Estonia e Lettonia (come anche Kirkorov) per gli stessi motivi: supporto continuativo all’aggressione russa in Ucraina. Sanzioni sono arrivate anche dal Canada, sempre per l’aver disseminato disinformazione in favore della Russia nello scorso febbraio.
Inoltre, più di recente è stata inserita nella lista di quegli artisti che si potevano invitare a eventi sponsorizzati a livello statale. L’esecutrice? L’amministrazione presidenziale russa.
Photo Credits: EBU
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