Eurovision 2024, incidente Joost Klein: l’autorità giudiziaria svedese archivia il caso
La polizia svedese ha chiuso le indagini sull’incidente che ha visto protagonisti l’artista dei Paesi Bassi Joost Klein e una camerawoman nel backstage dell’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest. Il caso è stato archiviato e quindi non ci sarà nessun processo a carico dell’artista in gara a Malmö con “Europapa”.
Si legge nel comunicato stampa rilasciato questa mattina dall’Ufficio del Procuratore dell’autorità giudiziaria svedese Fredrik Jönsson, che gli eventi si sono svolti con una rapidità tale che anche i testimoni non hanno fornito visioni confrontabili e concordanti:
Oggi ho chiuso l’indagine perché non posso provare che l’atto intendesse causare grave paura o che l’uomo avesse una tale intenzione.
Le reazioni di Joost Klein e di AVROTROS
Joost Klein, dopo la notizia dell’archiviazione, è tornato a pubblicare nelle sue storie Instagram il video con i cani scodinzolanti con in sottofondo la canzone dei Baha Men “Who let the dogs out”, così come fatto lo scorso maggio, poco dopo aver appreso della sua squalifica dall’Eurovision Song Contest 2024.
Il manager di Joost Klein, Rick Bakker, al De Telegraaf ha commentato:
Come team, siamo incredibilmente felici e sollevati che questo periodo incerto sia giunto al termine. Finalmente, possiamo dirlo ad alta voce: non c’è mai stata una ragione per questo caso.
Infine, in risposta all’annuncio dell’archiviazione del caso riguardante Joost Klein, anche l’emittente dei Paesi Bassi, AVROTROS, ha rilasciato un breve comunicato stampa nel quale annuncia di voler a breve confrontarsi con l’EBU (European Broadcasting Union):
Fin dall’inizio abbiamo detto che questa squalifica era non necessaria e sproporzionata. Ora si è rivelata tale.
Siamo ancora molto delusi dal fatto che l’avventura di Joost Klein, di “Europapa” e di tutti i Paesi Bassi sia stata brutalmente conclusa in questo modo. Il prossimo passo sarà una discussione con la direzione dell’EBU su questa questione a breve termine.
Questa conversazione si concentrerà su questa squalifica ingiustificata. Discuteremo anche di tutte le nostre altre obiezioni sui procedimenti dietro le quinte dell’Eurovision Song Contest, che abbiamo precedentemente inviato in una lunga lettera di obiezione all’EBU e che sono rimaste senza risposta fino ad oggi.
L’approccio di AVROTROS è – e rimane – che l’Eurovision Song Contest riguarda gli artisti e il loro messaggio musicale. La parola ora passa all’EBU.
La risposta di EBU
La replica di EBU non si è fatta attendere. Jean Philip De Tennder, vicedirettore generale dell’EBU e direttore dei media, ha dichiarato:
L’EBU mira a garantire che l’Eurovision Song Contest sia uno spettacolo per tutti ed è un luogo sicuro per lo staff, gli artisti, gli ospiti e i fan.
Come tutti i datori di lavoro responsabili, non tolleriamo comportamenti inappropriati e risponderemo sempre a qualsiasi problema sul posto di lavoro che ci viene segnalato.
La decisione di squalificare Klein dall’evento di quest’anno è stata presa in stretta conformità con le regole e le procedure di governance dell’Eurovision Song Contest (ESC), dopo un’indagine interna.
Parallelamente, la polizia svedese ha deciso di avviare un’indagine formale sulla condotta del signor Klein durante la seconda finale di semi, che sappiamo essere stata chiusa oggi senza ulteriori azioni.Si trattava di un’indagine su se un atto criminale fosse stato commesso o meno e non se il signor Klein si sia comportato in modo inappropriato e abbia violato le norme e le procedure dell’Eurovision. Questo nuovo sviluppo non ha alcun impatto sulla nostra decisione che sosteniamo completamente”.
I fatti dell’Eurovision 2024
Joost Klein, in gara a Malmö lo scorso maggio con “Europapa“, era stato selezionato internamente da AVROTROS per prendere parte all’Eurovision Song Contest 2024 e fin da subito era balzato ai primi posti delle classifiche e delle agenzie di scommesse, che lo davano come papabile vincitore.
Esibitosi regolarmente nella seconda semifinale di giovedì 10 maggio, l’artista era poi stato accusato da una componente dello staff organizzativo di aver alzato le mani nei suoi confronti – spaccando la sua telecamera – mentre scendeva dal palco dirigendosi verso la green room.
Klein non aveva così preso parte alle due prove generali della finale del venerdì fino all’annuncio, la mattina della finalissima – sabato 11 maggio – della sua squalifica, essendo stata avviata un’indagine sui fatti della seconda semifinale. Immediata era arrivata la risposta di AVROTROS che, dal suo canto, parlava di un “movimento minaccioso” senza che però si arrivasse al contatto fisico.
Peraltro il general manager dell’emittente, Taco Zimmerman, aveva spiegato che si era anche cercato un accordo con l’EBU per permettere all’artista di esibirsi regolarmente in finale e AVROTROS aveva presentato anche due richiami formali all’EBU denunciando un ambiente insicuro per gli artisti a Malmö.
In ultima battuta, a giugno, sempre AVROTROS aveva rilasciato un ulteriore comunicato chiedendo cambiamenti al contest. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi della vicenda, alla luce dell’archiviazione del caso, nell’ottica della partecipazione dei Paesi Bassi all’Eurovision Song Contest 2025.
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