Eurovision: novità opposte da Monaco e Liechtenstein
Grandi manovre in casa del Principato di Monaco in vista del ritorno all’Eurovision. Solo pochi mesi fa TV Monaco, la neonata emittente del Principato era diventata membro autonomo di EBU, fra l’altro con il direttore generale Nathalie Biancolilli nominata anche all’interno del board esecutivo del consorzio.
Ora arriva la notizia che per TV Monaco c’è una nuova trasformazione. TV Monaco e Monaco Info, i due differenti canali tv controllati dalla famiglia reale – quindi dallo Stato – si fonderanno in una sola nuova realtà entro settembre 2025.
Come parte dei cambiamenti, anche Monaco lascerà TV5 Monde, l’emittente plurinazionale alla quale si era appoggiata per la diffusione internazionale. I lavori per la nuova emittente saranno lanciati nel gennaio 2025 con l’obiettivo di lanciare il nuovo canale il 1 settembre 2025. Secondo i piani delineati dal governo, sia Monaco Info che TVMonaco saranno chiusi, con una nuova configurazione dell’emittente.
Monaco Info opera dal 1995 mentre TV Monaco è stata lanciata il 1 settembre 2023 ed è probabile che la nuova emittente rilevi proprio TV Monaco in seno ad EBU. Va ricordato che nel progetto che ha dato vita alla nuova emittente monegasca erano previsti 100.000 euro del bilancio nazionale da destinare al ritorno in gara all’Eurovision, quindi resta da capire come procederà questo progetto. A questo punto comunque si comprende perchè TV Monaco, con delusione degli eurofan, non ha debuttato ad Eurovision nel 2025.
Lichtenstein: tutto fermo
Si ferma nuovamente invece, il processo di adesione ad EBU – e quindi anche di iscrizione ad Eurovision – del Liechtenstein. Il processo come avevamo scritto è trainato dalla radio nazionale, gestita dal consorzio Radiotelevisivo nazionale, ma Il presidente di Liechtensteinischer Rundfunk Jürg Bachmann ha spiegato al quotidiano nazionale Liechtensteiner Vaterland che il percorso è stato nuovamente congelato.
Motivo di questa decisione è che in un recente referendum i cittadini del Liechtenstein hanno votato a favore della privatizzazione della stazione, con il 55,4% dei voti, ponendo fine ai finanziamenti pubblici entro la fine del 2025. Una condizione, questa di per sè non del tutto ostativa all’adesione alla EBU: basti considerare il fatto che RTL, l’emittente del Lussemburgo, è privata ma è parte di EBU in quanto svolge funzione di supplenza del servizio pubblico che nel Granducato non esiste.
Ma anche le precedenti partecipazioni lussemburghesi gestite da TMC hanno visto in gata una tv parzialmente privata. Ed EBU ospita diverse tv private che svolgono operazioni di totale o parziale servizio pubblico: per esempio la britannica ITV (che organizzata in sedi regionali), la francese TF1, la stessa TMC (dello stesso gruppo di TF1) e persino Canal + che è una tv a pagamento.
Si tratterebbe quindi , nel caso di una effettiva privatizzazione, di capire se l’emittente continuerebbe o meno a svolgere funzioni di servizio pubblico.
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