Eurovision 2025: Laura Thorn vince in Lussemburgo con “La poupée monte le son”

Eurovision 2025 Laura Thorn Lussemburgo

Poco fa si è conclusa definitivamente la terza selezione nazionale di questa stagione dell’Eurovision 2025, ovvero quella del Lussemburgo culminata con la vittoria di Laura Thorn.

La serata è stata, come l’anno scorso, una celebrazione del Lussemburgo, dei suoi talenti, ma anche un’occasione per rivedere alcuni artisti che hanno segnato la storia del concorso europeo nel recente passato, come Conchita Wurst (co-conduttrice della serata), oltre alla presenza di Tali Golergant, che ha rappresentato l’anno scorso il ritorno del Granducato in gara dopo trent’anni.

A differenza dello scorso anno, non c’è stato un taglio dei concorrenti con annessa superfinale a 3, ma la votazione è avvenuta con tutti e sette i finalisti. Il risultato è stato deciso al 50% da un panel di giurie internazionali e al 50% dal televoto (lussemburghese e internazionale).

Questa è stata la classifica finale, sono mostrati tra parentesi prima i voti della giuria e poi quelli del televoto:

  1. Laura Thorn – 182 (92+90)
  2. Zero Point Five – 126 (16+110)
  3. Luzac – 93 (62+31)
  4. Rhythmic Soulwave – 81 (52+29)
  5. One Last Time – 79 (40+39)
  6. Mäna – 56 (36+20)
  7. Rafa Ela – 53 (36+17)

La vincitrice Laura Thorn è un’insegnante al Conservatorio di Musica di Esch sur Alzette e porta avanti una carriera da polistrumentista degna di nota nonostante la giovane età (ha studiato piano, musica da camera, violoncello e tastiere). Ha recentemente perfezionato i suoi studi con un master in Musica Pop, teoria della musica e pedagogia musicale all’IMEP (Institut Royal Supérieur de Musique et de Pédagogie) di Namur, in Belgio.

Favorita già dalla pubblicazione dei brani in gara, la canzone che porterà a Basilea si chiama “La poupée monte le son” (in italiano: “La bambola alza il volume”) ed è presentato come un inno a tutte le donne manipolate dai propri partner o dai datori di lavoro, con l’invito ad alzare il volume della propria voce e dichiarare di non avere alcuna intenzione di essere trattate come “bambole di pezza o di plastica”, definendo questo come l’eco di una nuova generazione.

In un certo senso riprende, in maniera alternativa e rinnovata, le tematiche di “Poupée De Cire, Poupée De Son” di France Gall, vincitrice proprio per il Lussemburgo nel 1965 (durante l’Eurovision ospitato a Napoli) e che narrava già allora del desiderio di vedere la propria vita al di là della forte risonanza mediatica, senza che la protagonista si sentisse trattata come una bambola di pezza.

Ancora non è dato sapere in quale delle due semifinali si esibirà il Lussemburgo, per scoprirlo basterà attendere il prossimo 28 gennaio in cui si terrà il Semifinal Draw, che determinerà la collocazione dei 31 (o 32?) Paesi semifinalisti nelle due semifinali del 13 e 15 maggio. Nello stesso giorno scopriremo in quale delle due semifinali voterà l’Italia e si esibirà il rappresentante italiano (nonché vincitore o vincitrice di Sanremo 2025).

Il Lussemburgo verso l’Eurovision 2025

Nel 2024 il Granducato di Lussemburgo è tornato in gara dopo oltre trent’anni di assenza, motivati da un rinnovato interesse di Xavier Bettel, vice primo ministro lussemburghese nel 2023, oltre che da un forte interesse dell’emittente RTL Letzebuerg nell’investire sulla manifestazione europea.

Prima di questo ritorno, tuttavia, il Lussemburgo ha una storia lastricata d’oro: ben cinque vittorie (l’ultima nel 1983) ed un totale di 13 piazzamenti nei primi cinque, uno di questi con una giovanissima Lara Fabian (che partecipò nello stesso anno in cui la Svizzera vinse per la seconda volta con un’altrettanto giovanissima Céline Dion).

La maggior parte dei brani schierati all’Eurovision è stata in lingua francese, ma non sono mancati alcuni tentativi in lussemburghese seppur senza grandi risultati (ultimi nel 1960, terzultimi nel 1992 e 20° nel 1993).

All’Eurovision 2024, come già detto, è stata Tali Golergant a rappresentare il Lussemburgo. Israeliana di nascita, lussemburghese per adozione, ha chiuso la sua avventura ed il ritorno del Granducato segnando il primo (si spera di una lunga serie) superamento delle semifinali ed un tredicesimo posto in finale con 103 punti, di cui 24 dalla sua terra natale. Il brano, peraltro, portava la firma di Dario Faini, che nello stesso anno aveva firmato e prodotto il brano di Angelina Mango.

Riuscirà Laura Thorn a far sì che il Lussemburgo si qualifichi nuovamente per la finale ed eventualmente a migliorare il tredicesimo posto di Tali Golergant? Lo scopriremo nei mesi a venire.


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