Melodifestivalen 2025, le prove generali della prima semifinale: il liveblogging

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Report live da Luleå • Anche quest’anno Eurofestival.News entra nel vivo del Melodifestivalen e, in anteprima, è in grado di raccontarvi anticipazioni e curiosità in diretta dalle varie tappe della selezione svedese per l’Eurovision Song Contest. Si tratta, come noto, di uno degli eventi pre-eurovisivi più seguiti, che molto spesso segna novità, tendenze, e sforna artisti in grado di competere ogni anno per le posizioni più alte della classifica europea.

La rassegna itinerante apre la stagione 2025 dal profondo nord: si parte infatti dalla Coop Norrbotten Arena di Luleå. Come parte della stampa accreditata, Eurofestival.News seguirà le prove generali di questa sera, in partenza alle ore 19:00, che anticipano l’evento televisivo di domani, in diretta dalle ore 20:00 anche in Italia su SVTPlay.se.

In arrivo quindi un esclusivo racconto in diretta della serata, delle esibizioni, e di tutto ciò che vedremo domani nella vera e propria diretta televisiva del Melodifestivalen 2025.

Questa è la line-up della prima semifinale del Melodifestivalen 2025:

  1. Albin Johnsén feat. Pa – “Upp i luften”
  2. Maja Ivarsson – “Kamikaze Life”
  3. John Lundvik – “Voice of the Silent”
  4. Meira Omar – “Hush Hush”
  5. Adrian Macéus – “Vår första gång”
  6. Linnea Henriksson – “Den känslan”

Melodifestivalen 2025: liveblogging prove prima semifinale

Ore 20:29 – Si conclude la diretta. L’appuntamento è per domani sera, ore 20, per la diretta televisiva su Svtplay.se!

Ore 20:25 – Ad andare al ripescaggio (per finta) sono questa sera Linnea Henriksson e Adrian Macéus, mentre accede (per finta) alla finale Maja Ivarsson, che si ri-esibisce.

Appare chiaro anche il nuovo meccanismo di annuncio dei concorrenti che passano alle fasi successive. Prima vengono individuati i tre artisti più votati, quindi viene annunciato prima il terzo classificato (al ripescaggio), poi il secondo vincitore della serata (direttamente in finale con l’artista già annunciato nel primo blocco di risultati). Il terzo artista rimanente è il quarto classificato.

Ore 20:18 – Memory lane dove Edvin racconta il dimenticato Andra Chansen 2004, che si tenne all’Hotel Rival di Stoccolma (!) con Grynet, Henrik Johnsson e Liza Marklund alla conduzione.

Ore 20:15 – Secondo interval act prima del risultato finale affidato ai Ravaillacz-Teens, la versione giovanile del celebre quartetto svedese. Presentano una versione remixata in tema EPA-dunk del celebre brano “En riktig jävla schlager” della band senior.

Ore 20:12 – Secondo recap delle canzoni in gara: si riapre il televoto tra i cinque artisti rimasti in gara per determinare chi andrà al ripescaggio e chi ad occupare il secondo posto disponibile per la finale.

Ore 20:08 – I primi artisti a passare (per finta) in finale sono questa sera Albin Johnsén feat. Pa con “Upp i luften”. Si riesibiscono partendo a cantare dalla green room, per poi arrivare sul palco principale: confermata la bella trovata scenica introdotta l’anno scorso che permette ai vincitori della serata di fare un bel “bagno di pubblico”.

Ore 20:04 – E’ tempo di scoprire i risultati, in particolare chi (per finta) passerà questa sera in finale e chi al ripescaggio.

Ore 20:01 – Sketch con Keyyo che organizza un finto “appuntamento” e gioca a scacchi con Frans Jeppsson-Wall, vincitore del Melodifestivalen 2016 con “If I Were Sorry” e poi quinto assoluto all’Eurovision di Stoccolma.

Ore 19:56 – Come già annunciato nelle scorse ore, superospite della serata è una nuovissima e inedita collaborazione artistica, tra il duo nordico HOOJA (originario della Lapponia svedese e precisamente di Gällivare, dominatore delle classifiche svedesi e del genere musicale EPA-dunk che spopola principalmente fra le fasce di età più giovani) e il finlandese Käärijä (noto per aver raggiunto il secondo posto all’Eurovision 2023 con l’intramontabile “Cha Cha Cha”).

La collaborazione artistica ha portato alla realizzazione e pubblicazione del brano “San Francisco Boy“. Sul palco del Melodifestivalen portano una esibizione sempre eclettica, proprio come ci si attende da Käärijä, pur non raggiungendo i livelli del successo eurovisivo.

Ore 19:54 – Si chiude il (finto) televoto di stasera.

Ore 19:50 – Primo recap delle esibizioni della serata.

Ore 19:47Linnea Henriksson – “Den känslan”

Andrea: Se ascolto il brano su Spotify penso che possa essere una proposta molto interessante e potrebbe entrare di buon grado nelle mie liste di riproduzione. Poi apro gli occhi, e vedo una esibizione che non nobilita il brano. Linnea si trova sul palco con due batterie poste su due grandi cubi bianchi, e scende da una scalinata ugualmente bianca, con cui interagisce a più riprese durante l’esibizione.

Arrivano anche quattro ballerini, vestiti totalmente di nero, che si muovono a ritmo di musica alternando movimenti rapidi e rallentati. Linnea fa un rapido cambio d’abito a metà esibizione, che si conclude con fuochi d’artificio e un cerchio (o, meglio, un cuore) di fuoco, lo stesso con cui si era calata dall’alto all’inizio del brano).

L’insieme è vagamente confusionario, a tratti pare solo un po’ abbozzato e poco raffinato, e solo proprio sul finale acquisisce la credibilità di cui ci sarebbe stato bisogno fin dall’inizio. Insomma, convince poco. Se il risultato sarà positivo sarà solo grazie al nome della cantante.

Davide: Altro debutto molto atteso è quello di Linnea Henriksson, artista che ha debuttato ormai 15 anni fa arrivando quarta nel talent show Idol (era l’edizione 2010, quella vinta da Jay Smith) e invece di provare subito la carta del Melodifestivalen è diventata popolare pubblicando svariati album in collaborazione con il potentissimo produttore Orup: al Mello è stata sia come superospite che come conduttrice (la sfortunata edizione del 2020, assieme a Lina Hedlund e David Sundin).

Qui propone un brano nel suo stile, con un forte gusto retrò e che quasi si apre come sigla di una sitcom – con Linnea che entra in scena appollaiata su un trapezio a forma di cuore, accompagnata da due batteriste e quattro ballerini. Il colore predominante è il ciano e come da migliore tradizione eurovisiva c’è un cambio d’abito con i ballerini che “strappano” il vaporoso vestito nero che Linnea indossa per lasciarla in un abito rosa fumé con lungo strascico che viene leggermente mosso da una provvidenziale wind machine.

Sul finale si accendono i getti di pyros e il “cuore” sospeso prende fuoco, è una performance su cui avrei lavorato in un altro modo e non comunica come potrebbe il mood della canzone ma l’esperienza dell’artista la eleva inevitabilmente a una potenziale posizione fra i primi tre.

Foto: SVT / Stina Stjernkvist

Ore 19:41Adrian Macéus – “Vår första gång”

Andrea: L’anno scorso c’era Klaudy, quest’anno c’è Adrian Macéus. Un bell’indie pop, con qualche tratto di ballad, che riesce a nobilitarsi grazie soprattutto alla messinscena scelta per il pezzo. Il cantante si esibisce principalmente all’interno di un cerchio luminoso appoggiato a terra, attorno a cui appaiono numerose animazioni a ritmo di musica.

Sul ledwall a terra sembrano onde marine, sullo schermo di sfondo le onde di un equalizzatore sonoro, che alternano tonalità bianche a quelle del rosso. Le trovate sceniche creano una dimensione in cui il cantante si muove in maniera convincente, quasi un mondo parallelo che racconta il suo io.

Pioggia di petali/coriandoli sul finale a chiudere in una bella cornice una esibizione che stupisce non solo per essere un piacere da guardare e ascoltare, ma anche perchè potrebbe stupire con un accesso al round di ripescaggio.

Davide: Adrian Macéus ha 19 anni e debutta al Melodifestivalen con un brano ispirato al re dell’indie pop svedese e delle classifiche Victor Leksell, scritto da un team di esordienti assoluti in cui spicca Adam “Rymdpojken” Englund – giovane cantautore e compositore che sta cercando di affermarsi sulla scena del Melodifestivalen e di cui sentiremo sicuramente parlare negli anni a venire.

La performance del suo brano “Vår första gång” è volutamente intimista, con Adrian al centro di un cerchio luminoso che si illumina di bianco e rosso in contrasto con il palco buio. Si tratta di un genere che non ha avuto mai così successo in questa competizione, ma va molto forte nelle classifiche di streaming e di vendita (citofonare Klaudy, una delle rivelazioni del Mello 2024).

Adrian ha un volto molto televisivo, canta e interpreta il suo brano con sicurezza e personalità malgrado la poca esperienza, l’esibizione è costruita veramente bene e diventa emozionante sul finale con una pioggia leggera di coriandoli di carta. Le quote delle agenzie di scommesse lo danno per spacciato, ma non ne sarei così sicuro.

Foto: SVT / Stina Stjernkvist

Ore 19:35Meira Omar – “Hush Hush”

Andrea: Il Melodifestivalen ci ha spesso abituato a proposte musicali non propriamente legate al panorama del paese, ma ricche di contaminazioni sonore provenienti da altre culture. Il brano di Meira Omar potrebbe essere benissimo la proposta di Armenia o Georgia all’Eurovision e ne saremmo tutti felici.

La cantante dimostra una buona padronanza del palco, non indugia nei passi di danza orientaleggianti, e mostra ottima coordinazione con le quattro ballerine che la accompagnano sul palco. L’esibizione si sviluppa in una atmosfera fucsia, contornata da uno sfondo floreale che si illumina a ritmo di musica.

La  passerella allungata in scena è motivo di inquadrature interessanti e dinamiche convincenti. Un compito ben fatto, che prova a cercare una consacrazione definitiva anche con una cascata di fuochi d’artificio sul ritornello finale, ma difficilmente riuscirà a ritagliarsi un posto al ripescaggio nonostante la credibilità di Meira Omar.

Davide: Meira Omar, influencer e performer di origini afgane, debutta al Melodifestivalen dopo aver trovato la popolarità in Svezia partecipando al dating show di Netflix “Love Is Blind”. Porta una canzone in inglese con inserti in hindi e in dari (la lingua più parlata in Afghanistan), un throwback carino all’epoca in cui al Melodifestivalen si sentivano lingue e sonorità tutt’altro che tipicamente svedesi.

Il colore predominante è il viola/magenta e Meira è accompagnata in scena da quattro ballerine: la performance ruota attorno a una passerella a specchio che durante la seconda strofa crea un effetto in stile “infinity pool” con Meira e le ballerine che si vedono solo per la metà superiore e sembrano riflettersi nell’acqua.

Malgrado qualche imperfezione a livello vocale è una proposta etnica che ci può stare: temo soltanto che verrà penalizzata dal sistema di voto a classi di età e farà molta fatica a trovare un posto nella metà alta della classifica.

Foto: SVT / Stina Stjernkvist

Ore 19:28John Lundvik – “Voice of the Silent”

Andrea: Torna uno dei veterani del Melodifestivalen, e lo fa proprio col brano che ci si aspetterebbe di sentire proprio da lui. John parte a cantare in ginocchio sul palco, di profilo, davanti a una sfera metallica lucida. Animazioni sullo schermo sembrano amplificare e far pulsare la sfera stessa, attorno a cui John si muove, gira, e interagisce con le telecamere.

Ben studiate le inquadrature, che accentuano la drammaticità del pezzo e un crescendo costante tra strofe e ritornelli, passando da atmosfere cupe e una pioggia di luce nella seconda parte del brano.

La sfera si alza in alto per lasciare la scena al cantante sul finale, inondato da un mare di luci proiettate dai fari, oltre a getti di nebbia che lo avvolgono ripetutamente. Una bella proposta, che non avrà problemi a passare alla finale di Stoccolma.

Davide: Habitué del Melodifestivalen con un terzo posto (2018 con “My Turn”), una vittoria (2019 con “Too Late For Love”, poi quinta all’Eurovision di Tel Aviv) e un ottavo posto (2022 con “Änglavakt”), John Lundvik ritorna in gara con l’intento dichiarato di provare a rivincere la competizione e staccare il biglietto per Basilea.

Ha cambiato outfit dopo le prove libere di ieri mattina e adesso indossa un completo camicia e pantaloni color granchio, in una scenografia dominata da un gigantesco pallone a specchio che si illumina sul ritornello in combinazione con giochi di fumo e di luci.

La canzone è un midtempo pop motivazionale che si apre un po’ come “Bigger Than The Universe” di Anders Bagge, con una progressione che richiama alla mente le hit più iconiche di The Weeknd ma rivenduta in una versione più accessibile ed edulcorata. Prenderà tanti voti (specialmente fra le fasce di voto più “agée”) e giocherà un ruolo importante nella corsa al titolo.

Foto: SVT / Stina Stjernkvist

Ore 19:22 Maja Ivarsson – “Kamikaze Life”

Andrea: Atmosfere tra il pop e il rock per Maja Ivarsson, che porta il graffio della propria voce, con qualche accorgimento vocale atto a “sporcare” l’esecuzione del brano per sottolineare la personalità della cantante. Personalità che, appunto, traspare chiaramente dall’esibizione, nonostante il palco sia vuoto, fatta eccezione per una piattaforma luminosa su cui la cantante gioca e si esibisce.

L’esibizione trasmette la sicurezza e confidenza di Maja col pezzo e il palco, diverte grazie al grande lavoro di telecamere, inonda gli occhi di bianco e rosa, le tonalità della scenografia. Ben fatto, forse sufficiente per il ripescaggio.

Davide: Maja Ivarsson, esperta frontwoman della rock band The Sounds, fa il suo debutto “in solitaria” al Melodifestivalen. La sua proposta è un pop rock un po’ annacquato ma che regge il confronto con la sua produzione, con un ritornello molto cantabile e una sezione di “woah-oh-oh-oh” dove Maja è sostenuta da due coriste d’eccezione: Melanie Wehbe (in gara al Melodifestivalen 2021 con “For The Show”) e Linnea Deb (autrice prolifica della scena eurovisiva, vincitrice dell’ESC nel 2015 con “Heroes” di Måns Zelmerlöw.

La performance comincia con Maja che rotea il lungo filo di un microfono su una piattaforma rialzata, mentre il LED dietro di lei si illumina di spruzzi di vernice rossa, blu e viola che ricordano un quadro di Jackson Pollock. La cantante è sicuramente più a suo agio rispetto alle prove, anche se è ancora un po’ ostacolata nei movimenti quando deve scendere fra il pubblico dopo il secondo ritornello.

Performance rock “eurovisiva” con alcuni cliché superati, ma che a mio avviso riesce a non risultare cringe e può evitare tranquillamente l’ultimo posto.

Foto: SVT / Stina Stjernkvist

Ore 19:15 Albin Johnsén feat. Pa – “Upp i luften”

Andrea: Si comincia con un brano che suggerisce la voglia di fare festa. Forti gli echi a cui ci avevano abituato i Medina, piuttosto che Samir & Viktor. Albin e Pa iniziano ad esibirsi su una altalena luminosa, incitando il pubblico a seguirli in una atmosfera di festa. Appaiono poi anche quattro ballerini in scena ad aumentare il crescendo di una esibizione sicuramente coinvolgente.

Sul finale della canzone non mancano i tradizionali pyros e il sollevamento dell’altalena, che diventa una piattaforma sospesa per aria su cui gli artisti terminano l’esibizione. Non è facile resistere al ritmo trascinante di una canzone che ha messo insieme elementi che hanno dimostrato di funzionare molto bene al Melodifestivalen. Non sorprenderebbe un passaggio diretto in finale.

Davide: Albin Johnsén torna al Melodifestivalen per la terza volta (2016 con Mattias Andréasson, 2020) e si porta dietro Pa Modou Badjie che è alla quarta (l’avevamo già visto nel 2014, 2016 e 2023 con i Panetoz). La canzone è un pop banger perfetto per aprire la serata, abbastanza simile alle canzoni presentate dai Medina nelle ultime edizioni ma con un mood che ricorda in qualche modo l’energia e le “bro vibes” di Samir & Viktor.

Albin e Pa Modou iniziano la canzone su una sorta di trave oscillante luminosa e sono accompagnati da quattro ballerini, che sul middle eight scendono in platea e incitano il pubblico. I colori predominanti sono arancione, verde e rosa per un’esibizione forte ed energetica che dovrebbe giocarsi la qualificazione alla finale domani sera.

Foto: SVT / Stina Stjernkvist

Ore 19:12 – Nu Kör Vi! Si comincia con le esibizioni! Le cartoline sono affidate quest’anno a Linda Bengtzing, un volto ormai affezionato al Melodifestivalen.

Ore 19:11 – Presentati i sei artisti in gara nella prima semifinale… con una parodia di Joost Klein, in mezzo agli scandali dell’Eurovision 2024 a causa di una presunta litigata (con tanto di spintone) a un tecnico della produzione, che gli costò la squalifica.

Ore 19:05 – A condurre l’edizione 2025 del Melodifestivalen sono Edvin Törnblom e Kristina “Keyyo” Petrushina, comici e volti della televisione svedese protagonisti di una clip ironico-parodica d’apertura a tema Wicked. Una clip dove i conduttori sono preoccupati per il parere della gente, dopo la conduzione di successo dello scorso anno da parte di Carina Berg e Björn Gustafsson.

Appare poi provvidenziale Gunilla Persson che chiosa “il Melodifestivalen è un posto dove tutti possono essere ciò che vogliono: anche io posso essere una cantante“. Si passa poi in arena, dove i conduttori cantano una cover di “Unga & Fria”, il brano con cui Froken Snusk – a sua volta sul palco – si era presentata al Melodifestivalen 2024. La tradizionale apertura di serata in musica.

Ore 19:03 – Con qualche minuto di ritardo, partono le prove generali della prima semifinale del Melodifestivalen 2025. Si parte come sempre con l’appello a votare mediante l’utilizzo del numero collegato a Radiohjälpen, che si occupa di raccogliere denaro per finanziare cause umanitarie.


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