Eurovision 2025: “Espresso macchiato”. Testo, significato, Estonia e altre storie d’Italia

In Italia è diventata sostanzialmente virale “Espresso macchiato”, la canzone che sarà in gara per l’Estonia all’Eurovision 2025 nell’interpretazione di Tommy Cash. E lo è fino al punto da diventare seconda nella Top 50 Viral di Spotify Italia.
Tomas Tammemets, questo il vero nome dell’artista, ha 33 anni ed è sia rapper che ballerino, produttore e visual artist. In passato ha avuto anche il nome altisonante di Kanye East, che fa ovviamente verso all’ex Kanye West, ora Ye, più noto ormai per la sua deriva hitleriana.
Di origini russe, tant’è che s’è descritto come un ragazzo russo dal ghetto di Kopli e una moltitudine di nazionalità nel suo sangue, è da più di 10 anni sulla scena musicale estone con diversi singoli, spesso anche decisamente in zona provocatoria, nelle parti alte delle classifiche estoni. Naturale il tentativo, ben riuscito peraltro, di partecipare all’Eesti Laul, il concorso nazionale, vinto proprio con “Espresso macchiato”.
La canzone ha un autore piuttosto noto nell’ambiente, Johannes Naukkarinen, lo stesso che nel 2023 contribuì a far sì che Käärijä sfondasse su tutta la linea con “Cha Cha Cha”, seconda per la Finlandia a Liverpool e primo posto al televoto (con enorme margine).
Espresso macchiato: il testo della canzone all’Eurovision 2025
Il testo di “Espresso macchiato”, nella sua parte un po’, se vogliamo, italo-spagnola, va a rifarsi al modo di parlare degli italoamericani di Brooklyn, il cosiddetto broccolino, che ha tutta una sua storia linguistica qui non riassumibile.
L’espresso macchiato, per certi versi, va invece a toccare una delle passioni di Tommy Cash stesso, il caffè, che dice di bere nella quantità di sei tazze al giorno.
Gli stereotipi ci sono un po’ tutti: il “mi amore”, che è un misto tra “mi amor” e “amore mio”, di spagnolo e d’italiano, poi “Ciao bella I’m Tomaso” (è un mix, ovviamente, tra Tomas e Tommaso), “Addicted to tobacco” (stereotipo: l’italiano con sigarette, associato a un’altra cosa che vedremo più in là), “Me like my coffee very importante” (ci risiamo: del resto l’espresso macchiato quello è).
La figura del protagonista è intesa, nella strofa successiva, come quella di un uomo davvero impegnato, che gestisce un piccolo ristorante. Non per questo non si concede dei momenti rilassati: “No stresso no stresso, no need to be depresso”. Questa similitudine tematica, in realtà, non è solo di “Espresso macchiato”. L’anno scorso il tema compariva, ad esempio, in “Rim tim tagi dim” di Baby Lasagna, seconda per la Croazia: “Before I leave, I must confess, I need a round of decompress, one more time for all the good times”.
Qui, chiaramente, la questione era un’altra: il protagonista della canzone croata è una persona che se ne sta andando dalla sua terra, tanto da vendere la sua mucca (andrà via all’alba, gli mancheranno il gatto, il suo letto e la danza locale, ma “there’s no going back”, con successivi riferimenti all’ansia legata all’andare via).
Più avanti si incontrano ancora altri stereotipi, come quello dell’italiano ricco, che affitta voli privati e ha una casa enorme. E poi “I work around the clocko, that’s why I’m sweating like a mafioso”.
Il discorso mafia presente in “Espresso macchiato” non è una novità in tema Eurovision. Nel 2011, infatti, gli olandesi 3JS in una conferenza stampa se ne uscirono in una maniera ben al di là dell’infelice a proposito dei vestiti bianchi, e italiani, di scena: “They are real Italian suit, mafia suit”. La loro “Never alone”, versione inglese di “Je vecht nooit alleen” finì ultima nella seconda semifinale, Raphael Gualazzi finì secondo, ma in finale. Quello di Tommy Cash è più un riferimento alla pesantezza del lavoro.
“Life is like spaghetti, it’s hard until you like it”: inevitabile la citazione del piatto di pasta per eccellenza della cucina italiana. Qui il concetto di “No stresso no stresso” cambia, perché diventa “it’s gonna be espresso”. E quindi si ritorna a bere caffè. Di lì riparte il ritornello.
Oltre “Espresso macchiato”: quando l’Italia esce dall’Italia all’Eurovision
Alcune considerazioni finali vanno fatte: la questione linguistica nell’Eurovision ha un certo peso. Ed è così che spesso si sono avuti testi un po’ particolari con l’Italia protagonista. Prima canzone della serie: “Giorgio” di Lys Assia, una canzone in tedesco con larghi tratti di italiano che fu seconda per la Svizzera nel 1958 (sì, davanti a “Nel blu dipinto di blu”). Un testo che balla tra amore, risotto, Chianti, polenta, vino, Lago Maggiore, un weekend nella ticinese Ascona, poi un addio.
Comincia così la lista dei brani del tutto o in parte in italiano che non hanno rappresentato l’Italia all’Eurovision (tra cui anche la sopracitata) prima di “Espresso macchiato”:
- Giorgio – Lys Assia (Svizzera 1958, 2° posto) – In italiano e tedesco
- Cielo e terra – Anita Traversi (Svizzera 1960, 9° posto) – In italiano
- I miei pensieri – Anita Traversi (Svizzera 1964, 13° posto) – In italiano
- Guardando il sole – Gianni Mascolo (Svizzera 1968, 13° posto) – In italiano
- Io senza te – Peter, Sue e Marc (Svizzera 1981, 4° posto) – In italiano
- Io così non ci sto – Mariella Farrè (Svizzera 1983, 15° posto) – In italiano
- Canzone per te – Sandra Simó (Svizzera 1981, 12° posto)* – In italiano
- Sto pregando – Duilio (Svizzera 1994, 20° posto) – In italiano
- Dentro di me – Barbara Berta (Svizzera 1997, 22° posto) – In italiano
- La vita cos’è – Jane Bogaert (Svizzera 2000, 20° posto, con Al Bano corista) – In italiano
- Nomiza – Voice (Cipro 2000, 21° posto) – In italiano e greco
- Tornerò – Mihai Traistariu (Romania 2006, 4° posto) – In italiano e inglese
- Liubi, Liubi, I love you – Todomondo (Romania 2007, 13° posto) – In italiano, inglese, rumeno, spagnolo, francese e russo. I versi italiani sono cantati da Ciro de Luca
- Questa notte – Bonaparti.lv (Lettonia 2007, 16° posto) – In italiano. Del gruppo faceva parte Roberto Meloni (poi anche Pirates of the Sea nel 2008)
- Pe-o Margine de lume – Nico & Vlad (Romania 2008, 20° posto) – In italiano e rumeno
- Era stupendo – Paolo Meneguzzi (Svizzera 2008, 13° posto in semifinale) – In italiano
- Complice – Miodio (San Marino 2008, 19° posto in semifinale) – In italiano
- Crisalide (Vola) – Valentina Monetta (San Marino 2013, 11° posto in semifinale) – In italiano
- My Friend – Jacques Houdek (Croazia 2017, 13° posto) – In italiano e inglese
- La Forza – Elina Nechayeva (Estonia 2018, 8° posto) – In italiano (ci sono cinque opere citate)
- Stripper – Achille Lauro (San Marino 2022, 14° posto in semifinale) – In italiano con parti in inglese
Esiste poi il caso di Vladana Vucinic, in quota Montenegro, che cantò qualche verso della sua “Breathe” a Torino 2022 nella versione italiana, da lei rilasciata in separata sede in modo integrale. Caso identico per i Megara, band spagnola in gara per San Marino nel 2024 cantò un frammento di “11:11” in italiano sul palco. C’è anche Sofi Marinova, che in “Love Unlimited” (Bulgaria 2012) cita ben dieci lingue, tra cui l’italiano.
* Sandra Simò è Sandra Studer, che sarà co-conduttrice quest’anno a Basilea.
Ulteriori sono le canzoni che, pur se non in italiano, sono state ricche di riferimenti all’Italia, e questo fin dagli Anni ’50. Di seguito un elenco non necessariamente esaustivo:
- Zwei kleine Italiener – Conny Froboess (Germania 1962, 6° posto) – Schlager che in realtà ha un tema serio: gli italiani (anche) come lavoratori all’estero, in questo caso di ritorno verso Napoli dalle fidanzate Tina e Marina. Se ne ebbe anche una versione italiana.
- Valentino – Cadillac (Spagna 1986, 10° posto) – Il testo lo chiarisce: è Rodolfo Valentino.
- La dolce vita – Anneli Saaristo (Finlandia 1989, 7° posto) – Il riferimento, ovvio, è al film di Federico Fellini.
- Somewhere in Europe – Liam Reilly (Irlanda 1990, 2° posto) – Nel testo sono citate Roma e la Fontana di Trevi.
- Venedig im Regen – Thomas Forstner (Austria 1991, 22° posto con 0 punti) – Letteralmente “Venezia sotto l’acqua”.
- Verona – Koit Toome & Laura (Estonia 2017, 14° posto in semifinale) – Tributo a Verona, Romeo e Giulietta; annessa versione italiana.
- Europapa – Joost Klein (Paesi Bassi 2024, squalificata prima della finale) – C’è il verso “Io sono in Italia” con annesse visual.
Alcune canzoni, nel titolo o nel testo, hanno riferimenti chiari a parole o nomi italiani diventati simboli internazionali oppure semplicemente fin troppo noti: è il caso di “Primaballerina” (Siw Malmkvist, Germania 1969) e “Primadonna” (Alla Pugacheva, Russia 1997). Capitolo a parte, perché la parola bene o male è quasi la stessa in tutto il mondo, per “Hey Mamma” dei Sunstroke Project (Moldavia 2017).
Tutte queste parole con buona pace di alcune figure, tra politici e associazioni di consumatori che, forse, non sanno che di canzoni simili all’Eurovision, e che con l’Italia non c’entrano, se ne sono viste. Insomma, “Espresso macchiato” non è la prima e non sarà l’ultima.
Segui Eurofestival News anche su Google News, clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”.
Non perderti le ultime notizie con le notifiche in tempo reale dal nostro canale Telegram e WhatsApp. Seguici su tutti i principali Social Media (qui l’elenco completo) e scopri come sostenerci e sostenere una informazione da sempre indipendente.
Eurofestival News è anche una comoda Web App gratuita che puoi portare sempre con te, scaricala subito sul tuo smartphone. Vuoi collaborare con noi? Contattaci!
Domando pero’ perche’ si ricorra a infanganti stereotipi italiani da parte di artisti stranieri quando gli Italiani non ricorrono mai a stereotipizzare usanze o modi stranieri . E la lista di stereotipi per gli Stranieri in tal senso potrebbe essere lunga, molto lunga e anche davvero offensiva. Ma il fatto eclatante di questa canzone è che fa passare tutti gli italiani dediti alla pratica “mafiosa” e all’ ostentazione del lusso. Non interessa se cantanti stranieri ricorrono all’uso di termini italiani nelle loro canzoni. Ma che ne conoscano il significato piu’ profondo e implicito questo è davvero da pretendere. Poi canta uno che non ha finito gli studi e risulta implicato nel problema della droga, mi pare eccessivo-