Melodifestivalen 2025, le prove generali della quarta semifinale: il liveblogging

Report live da Malmö • Anche quest’anno Eurofestival.News entra nel vivo del Melodifestivalen e, in anteprima, è in grado di raccontarvi anticipazioni e curiosità in diretta dalle varie tappe della selezione svedese per l’Eurovision Song Contest. Si tratta, come noto, di uno degli eventi pre-eurovisivi più seguiti, che molto spesso segna novità, tendenze, e sforna artisti in grado di competere ogni anno per le posizioni più alte della classifica europea.
La rassegna itinerante questa settimana fa tappa alla Malmö Arena, il palazzetto dell’omonima città, già location prescelta per l’Eurovision 2013 e 2024. La città, che si affaccia sullo stretto dell’Öresund, è una tappa consueta di ogni tournée del Melodifestivalen. Come parte della stampa accreditata, Eurofestival News seguirà le prove generali di questa sera, in partenza alle ore 19:00, che anticipano l’evento televisivo di domani, in diretta dalle ore 20:00 anche in Italia su SVTPlay.se.
In arrivo quindi un esclusivo racconto in diretta della serata, delle esibizioni, e di tutto ciò che vedremo domani nella vera e propria diretta televisiva del Melodifestivalen 2025.
Questa è la line-up della quarta semifinale del Melodifestivalen 2025:
- Andreas Lundstedt – “Vicious”
- Ella Tiritiello – “Bara du är där”
- Tennessee Tears – “Yours”
- KAJ – “Bara bada bastu”
- AmenA – “Do Good Be Better”
- Måns Zelmerlöw – “Revolution”
Melodifestivalen 2025: liveblogging prove quarta semifinale
Ore 20:29 – E sulle note di “Nästa Weekend” di Uffe Persson si chiudono le prove generali della quarta semifinale del Melodifestivalen. L’appuntamento è come sempre rinnovato per domani, sabato 22 febbraio, per la diretta televisiva della serata alle ore 20:00 sulle frequenze di SVT e su SVTplay.se.
Ore 20:25 – I (finti) risultati della serata rivelano che ad andare al ripescaggio (finalkvalet) sono i KAJ con “Bara bada bastu”, mentre il secondo vincitore della serata è Andreas Lundstedt con “Vicious”, che si riesibisce nuovamente tra il pubblico!
Ore 20:21 – Tempo di scoprire il resto dei (finti) risultati della serata!
Ore 20:19 – Si apre il solito segmento in cui Keyyo organizza “appuntamenti” con diverse stelle del Melodifestivalen. Questa sera c’è Martin Stenmarck.
Ore 20:13 – Chiuso il (finto) televoto, è il momento di chiamare sul palco Hasse Andersson, celebre artista della regione dello Scania, la cui capitale è proprio Malmö, che intona la sua intramontabile “Guld och gröna skogar“. Il 2025 segna infatti il decimo anniversario di questo brano, classificatosi quarto al Melodifestivalen 2015.
Ore 20:11 – Si torna in green room con Keyyo per alcune interviste con i cantanti in gara in questa quarta semifinale del Melodifestivalen.
Ore 21:08 – Secondo recap delle canzoni in gara questa sera per la seconda sessione di voto. Nonostante sia già la quarta semifinale, il recap è preceduto da un video in cui viene spiegato come utilizzare l’app per votare.
Ore 20:02 – I primi (finti) finalisti di questa quarta semifinale del Melodifestivalen sono i Tennessee Tears. Per loro la possibilità di ri-eseguire il loro pezzo “Yours” durante la consueta “passeggiata” dalla green room al palco principale, passando in mezzo al parterre dell’arena.
Ore 20:00 – Tempo di scoprire il primo (finto) finalista della serata!
Ore 19:55 – Tradizionale clip dedicata alla storia del Melodifestivalen curata da Edvin. Questa volta è dedicata al Melodifestivalen 1994 o, meglio, al contro-Melodifestivalen organizzato nello stesso anno dall’emittente TV3, sotto la guida di Bert Karlsson, dove un certo numero di canzoni rifiutate dal Melodifestivalen sono state protagoniste di una gara parallela.
Ore 19:51 – Primo interval act affidato di nuovo ai conduttori, che cantano delle cover di pezzi famosi del Melodifestivalen, su basi musicali realizzate al pianoforte, ciascuna dedicata a uno degli artisti in gara questa sera.
Ore 19:48 – Primo recap delle canzoni in gara in questa semifinale.
Ore 19:44 – Måns Zelmerlöw – “Revolution”
Andrea: E’ finalmente arrivato il momento tanto atteso, quello di rivedere il ritorno di Måns Zelmerlöw. Il cantante propone una sorta di “Heroes” 2.0, la continuazione del brano con cui aveva trionfato al Melodifestivalen ed Eurovision 2015. Per quanto non fortissimo di per sé, il brano acquisisce grande credibilità grazie al carisma innegabile del cantante e all’interpretazione sempre convincente.
Degna di grande nota anche la messinscena: Måns inizia a cantare all’interno di uno stretto cunicolo, quasi una caverna, delimitato da pannelli scuri dai bordi irregolari. Nei ritornelli il ledwall di sfondo si accende e proietta una luce bianca fortissima, così come i pannelli si illuminano di una luce chiara a ritmo di musica, creando un interessante effetto ottico.
Ma non manca, sempre sui ritornelli, anche la presenza di una vera e propria tempesta, fatta di fortissimi getti d’aria, fumo e strisce di carta che si muovono vorticosamente nella scenografia, creando proprio la sensazione di essere all’interno di un vortice ventoso che aggiunge climax e drammaticità all’esibizione.
Sul finale la caverna si apre a libro, il cantante procede verso il pubblico, inanella una serie di acuti perfetti e raccogliere l’applauso scrociante dell’arena, che lo farà accedere senza alcune difficoltà in finale e probabilmente lo candida a vincitore (quasi) assicurato di questa edizione del Melodifestivalen.
Davide: Finalmente arriva il momento del comeback più atteso e chiacchierato dell’anno: Måns Zelmerlöw, vincitore del Melodifestivalen e dell’Eurovision 2015, chiamato a ripetersi dieci anni dopo e seguire la strada tracciata da Loreen tornando all’ESC per giocarsi una seconda vittoria.
La canzone che porta in gara vede tra le firme Ola Svensson (in gara al Melodifestivalen 2008 e 2010, poi anche nelle radio italiane con “I’m In Love”) e ricorda dichiaratamente il mood di “Heroes”, risultando a tratti forse un po’ datata, ma venendo nobilitata da una performance fortissima e convincente.
Måns comincia la performance all’interno di un lungo tunnel dai bordi frastagliati, in uno scenario quasi da videoclip in cui a un certo punto viene investito da getti di fumo e frammenti di carta di varie dimensioni. Sul finale del brano avanza fino a centro palco e diverse wind machine sollevano i pezzetti di carta dal pavimento, creando un effetto molto scenografico e forte in cui Måns viene avvolto dal turbine dei coriandoli sul climax del brano.
Performance che senza dubbio passerà il turno come prima domani sera e si presenta alla finale dell’8 marzo come favorita scontata, rispettando in un certo senso le aspettative della vigilia e guardando già all’Eurovision di Basilea.
Ore 19:38 – AmenA – “Do Good Be Better”
Andrea: Carina la proposta di AmenA, ragazza dello Yemen rifugiatasi in Svezia cinque anni fa. Dopo la partecipazione ad Idol, decide di mettersi in gioco e partecipare al Melodifestivalen con “Do Good Be Better”, una canzone ben eseguita grazie alla sua vocalità particolare e orientaleggiante.
La scenografia è semplice, ed è dominata da colori fuscia, blu, viola e verde acqua. Interessanti le quattro strisce led luminose che cadono dal tetto dell’arena fino a toccare il palco della scenografia: creano una dimensione in cui l’artista risulta a proprio agio e canta il brano con una buona interpretazione.
Per quanto piacevole, la proposta non può che aspirare alle posizioni più basse della classifica, ma fa piacere che al Melodifestivalen ci possa essere spazio anche per una artista che ha una storia da raccontare e regala comunque tre minuti ben eseguiti.
Davide: Amena Alsameai ha 23 anni ed è una ragazza di origini yemenita arrivata sei anni fa in Svezia da rifugiata, dopo aver vissuto in Arabia Saudita e in Turchia. Ha debuttato nella musica nel 2021, classificandosi nona nell’edizione di Idol vinta da Birkir Blær Óðinsson e a cui hanno preso parte altre stelle del Melodifestivalen come Jacqline Mossberg, Annika Wickihalder e Fredrik Lundman.
La canzone è scritta da Sandra Bjurman e Stefan Örn, principali artefici dell’era di massimo fulgore dell’Azerbaigian all’Eurovision, di nuovo in gara da autori al Melodifestivalen dopo una decina d’anni.
La performance di Amena, vestita di un abito viola che le copre il capo, la vede interagire con quattro “corde” luminose che pendono dal soffitto. Sicuramente migliorata rispetto alle prime prove di ieri mattina, sembra rassegnata a una posizione di rincalzo domani sera ma può andare fiera del suo debutto, anche a livello di rappresentazione.
Ore 19:30 – KAJ – “Bara bada bastu”
Andrea: L’eccentrico trio dei KAJ, acronimo per i nomi dei tre componenti Kevin Holmström, Axel Åhman e Jakob Norrgård, si è formato nel 2009 a Vörå, all’interno della regione di lingua svedese della Finlandia, e da allora continua ad operare nei campi dell’umorismo e della musica, sempre in chiave dissacrante.
La proposta è sicuramente ben studiata, per un brano che sembra dedicato alle saune tanto amate nel Nord Europa. L’esibizione inizia in una sorta di bosco con alberi di pino presenti sul palco, un braciere e alcuni ballerini vestiti da boscaioli che raccolgono la legna per porla in una legnaia presente sullo sfondo della scenografia.
I tre artisti poi si spostano sulla legnaia che, abbassata dai ballerini, si converte in una serie di gradoni di legno, simili a quelle delle saune. Attorno a questo nuovo oggetto di scena di svolge il resto dell’esibizione: sia i cantanti che i ballerini vi salgono sopra, vi danzano davanti e intorno. Ballerini che, nella seconda parte del brano, cambiano d’abito, rimanendo solamente coperti da un asciugamano, proprio come nelle saune.
Il finale, decisamente epico, vede l’attivazione di diversi fari a proiettare getti di luce blu e viola ovunque, trasformando la sauna in una sorta di calda ed umida discoteca, che invita tutta l’arena a ballare. Una proposta che potrebbe sconvolgere la serata e si candida a un facile accesso alla finale. Sempre che gli svedesi apprezzino l’ironia dei finlandesi-svedesi.
Davide: I KAJ sono un trio comico originario dell’Ostrobotnia, la regione della Finlandia a maggioranza linguistica svedese, il cui nome è l’acronimo delle iniziali dei tre componenti Kevin Holmström, Axel Åhman e Jakob Norrgård.
Portano una canzone in svedese, finlandese e dialetto di Vörå che racconta i piaceri della sauna, in una scenografia che raffigura una foresta notturna e dominata da un grande falò e da una struttura di legno che viene capovolta per rivelare la classica “bastu”, la classica sauna di legno tipica della Finlandia e del nord della Svezia.
La canzone riprende tanti stereotipi della cultura finlandese, con Kevin, Axel e Jakob che cantano, rappano e coinvolgono il pubblico accompagnati da quattro ballerini che a metà si svestono e riappaiono sui gradini della sauna vestiti solo di un asciugamano. Proposta pericolosissima in chiave televoto, che riprende anche un po’ la lucida pazzia di “Cha Cha Cha” di Käärijä e sarà molto interessante vedere alla prova del televoto domani sera.
Ore 19:24 – Tennessee Tears – “Yours”
Andrea: Graditissimo il ritorno in gara dei Tennessee Tears, già al Melodifestivalen 2023 con “Now I Know”. Quest’anno il duo presenta “Yours”, un buon continuo della proposta precedente, solo un po’ più lenta e con un po’ meno grinta.
Il duo, che si esibisce a fronte palco, si trova davanti a una piattaforma luminosa composta da diversi gradini su cui suonano un bassista, un batterista, un paio di chitarristi e una corista. L’intesa e l’alchimia tra Tilda e Jonas è sempre visibile, su un brano che si inserisce come sempre nel genere country-pop tanto gradito al pubblico svedese. Non succede molto durante l’esibizione: il momento più topico è quello in cui entrambi incitano il pubblico a battere le mani a tempo, senza un netto successo.
Il country è un genere di cui abbiamo già avuto diversi esempi in molteplici salse in questa edizione del Melodifestivalen, che però ha solo saputo premiarne la rielaborazione kitsch delle Dolly Style, promosse al ripescaggio. Ce la faranno i Tennessee Tears? La battaglia è aperta, ma sembrano gareggiare solo per la zona della classifica legata proprio all’accesso al round di ripescaggio.
Davide: È il turno dei Tennessee Tears, il duo country composto da Jonas Herrmannsson e Tilda Feuk che abbiamo imparato a conoscere nel 2023 – al loro debutto arrivarono al round di ripescaggio, primi eliminati dalla finalissima con “Now I Know”.
Nel revival country che sta coinvolgendo un po’ tutta questa edizione del Melodifestivalen, la loro proposta va un po’ a riprendere le atmosfere del modern country americano di primi anni ’10, in una versione un po’ annacquata di “We Were Us” di Keith Urban e Miranda Lambert che però coinvolge abbastanza il pubblico della Malmö Arena.
La performance si svolge su una sorta di struttura rialzata dove cantano e suonano Jonas, Tilda, due coriste e tre musicisti, quasi ad imitare un set-up come potrebbe essere quello del Grand Ole Opry a Nashville. Non è un brano che reinventa la ruota, il giro di accordi è molto semplice e al limite dello stereotipo, in più la performance vocale di Tilda è un po’ zoppicante in particolare sulle note alte e Jonas non riesce a fare da contraltare in modo efficace con i cori.
Non vanno ovviamente esclusi dalla top3 ma a mio avviso stasera hanno fatto un passo indietro rispetto alle dirette concorrenti.
Ore 19:18 – Ella Tiritiello – “Bara du är där”
Andrea: Ella è una artista giovanissima il cui nome suggerisce le sue origini italiane. Per lei una ballad in svedese, scritta anche da Loreen, la stella del Melodifestivalen e vincitrice dell’Eurovision nel 2012 e 2023. Nonostante la firma, l’impianto della canzone e della scenografia non fanno trasparire l’influenza dell’artista di origini berbere.
Ella si trova ad esibirsi su una piattaforma (che assomiglia ad un letto circolare) sulla quale sono presenti drappi e lenzuoli disordinati. La ballad è ben eseguita in una atmosfera un po’ nebbiosa ed evanescente fatta di luci dorate che si mescolano a tonalità viola. Sui ledwall si alternano bolle colorate viola e farfalle fucsia, che seguono il ritmo della canzone. L’intento è quello di creare una atmosfera intima, quasi onirica, ma l’insieme dovrà scontrarsi con una line-up che favorirà altri artisti in gara. Prevedibile un risultato legato al fondo della classifica.
Davide: Diciottenne, di chiare origini italiane (il nonno Nino, anch’egli cantante, è immigrato in Svezia da San Ferdinando di Puglia (BT)), Ella debutta al Melodifestivalen con una canzone scritta da Loreen (due volte vincitrice dell’Eurovision, nel 2012 e 2023) e dal cantautore emergente Adam “Rymdpojken” Englund.
Per il suo debutto ha scelto una ballata indie pop che in qualche modo si rifà a ciò che domina le classifiche dello Spotify svedese, in una performance intimista, dominata dai toni del rosa e del viola e imperniata attorno a un gigantesco letto circolare nel quale Ella si “sveglia” ed esegue tutta la canzone. Lo sfondo LED si illumina con un volo di farfalle viola e particelle che gravitano attorno ad Ella, sottolineando le parti più drammatiche ed emozionali del ritornello.
Sicuramente un ottimo debutto per la giovane artista di Kristianstad, per quanto sia molto difficile per questo tipo di brani farsi strada al Melodifestivalen. Non escludo di rivederla in futuro sia dentro che fuori la bolla della competizione, al di là di come andrà domani sera.
Ore 19:10 – Andreas Lundstedt – “Vicious”
Andrea: Andreas con “Vicious” torna in gara per la decima volta al Melodifestivalen e lo fa sempre con grande energia e con la credibilità di un artista navigato. Un’apertura di gara energica, con un brano ben eseguito e con il supporto di sei ballerini in scena, che gli vorticano attorno e contribuiscono ad aumentare la sensualità della scenografia.
Palco che, appunto, si tinge di rosso e nero, ed abbraccia anche i passi di danza che Andreas mette in pratica denotando la grande disinvoltura alla quale ci ha abituati fin da quando era membro degli Alcazar. Potrebbe fare bene e piazzarsi a metà della classifica, forse sperando nell’accesso al ripescaggio del “finalkvalet” (che meriterebbe); nonostante la proposta convincente, non sembra comunque alla portata della finale diretta.
Davide: Andreas Lundstedt torna al Melodifestivalen per la decima partecipazione (5 da solista, 5 come membro degli Alcazar), raggiungendo Kikki Danielsson al terzo posto nella classifica di tutti i tempi che vede al primo posto Ann-Louise Hanson (14 partecipazioni) e al secondo il leggendario Östen Warnerbring (11): il suo miglior risultato resta il secondo posto ottenuto al debutto nel 1996 con Driver dagg faller regn, anche se poi è riuscito comunque a prendere parte all’ESC come membro del supergruppo svizzero Six4One (2006).
La canzone che presenta in gara è un brano pop danzereccio con atmosfere da club, costruito attorno a una scenografia in cui Andreas balla e si scatena con sei ballerini, liberandosi di una giacca di pelle e rimanendo in canottiera. I colori predominanti sono il nero e il rosso, ad enfatizzare l’atmosfera sensuale e provocatoria della performance, con il titolo del brano che appare sia sullo sfondo che sul pavimento.
Opening molto riuscito e sicuramente elevato dall’esperienza live dell’interprete, sicuramente resta in lotta per la top3 anche se la finale diretta sembra un risultato abbastanza fuori portata.
Ore 19:06 – Dopo l’energia di Ace Wilder, si passa alla presentazione degli artisti in gara nella quarta semifinale, oltre al metodo di voto per gli spettatori. Si parte! Le cartoline questa sera sono affidate a Nanne Grönvall e sono ambientate in auto, come citazione della sua iconica “Carpool Karaoke”, in gara al Melodifestivalen 2020.
Ore 19:03 – I conduttori Keyyo e Edvin Törnblom iniziano con una gag che racconta quanto siano stanchi dagli impegni legati alla conduzione e organizzazione del Melodifestivalen. Per esprimere questa fatica, iniziano a intonare la celebre “Busy Doing Nothing” di Ace Wilder, seconda classificata al Melodifestivalen 2014 proprio con questo brano.
Si passa rapidamente dal backstage al palco principale dove compare proprio Ace Wilder, che canta la canzone in una inedita versione insieme ai conduttori del Melodifestivalen.
Ore 19:00 – Si parte puntuali con le prove generali della quarta semifinale del Melodifestivalen. Come già detto, stasera siamo a Malmö, città fulcro della rassegna e di particolare importanza anche per l’Eurovision, avendolo ospitato molteplici volte. Dopo una breve clip che riassume i vincitori della scorsa semifinale, si entra in arena.
Consulta le nostre risorse sul Melodifestivalen 2025:
- Terza semifinale: il liveblog delle prove – i risultati
- Seconda semifinale: il liveblog delle prove – i risultati
- Prima semifinale: il liveblog delle prove – i risultati
- Le città ospitanti della tournée
- Tutti i 30 cantanti in gara
- Le novità nel meccanismo di gara
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