Eurovision 2025: il caso Mariam Shengelia. Accuse di sostegno ai filorussi, lei respinge: il punto

Il caso dell’anno, all’Eurovision 2025 è quello che riguarda Mariam Shengelia, la ventiduenne cantante selezionata da GPB, la tv pubblica georgiana, con il brano “Freedom”.
Già prima della sua ufficializzazione infatti, erano circolate notizie relative ad un suo presunto coinvolgimento nei movimenti che da diversi mesi sono in corso lungo le strade di Tbilisi, per protestare contro la deriva filorussa del Governo presieduto da Irakli Kobakidze del partito Sogno Georgiano.
In rete è partita subito una campagna di discredito verso la giovane interprete per chiederne la rimozione. In realtà però se si digita in rete il suo nome e cognome associato alle parole chiave del conflitto ucraino si trovano informazione diverse e contrastanti.
Intanto esistono diverse Mariam Shengelia – nome e cognome sono molto comuni in Georgia -e una effettivamente lavora per il Governo. Per esempio, la Mariam Shengelia studentessa di scienze politiche è solo omonima della cantante, che invece studia al conservatorio
La cantante invece sembra – come effettivamente documentato– aver supportato almeno fino ad Agosto scorso il movimento che si oppone alla cosiddetta “legge russa”, quella cioè modellata sul modello di Mosca, che impone ai media finanziati dall’estero per almeno il 20 percento di registrarsi come “agenti stranieri” (quindi spie, a tutti gli effetti). Il Movimento è lo stesso che supporta la protesta contro il Governo, contro la recente elezione a capo dello Stato di Mikhail Kavelashvili, contestata e non riconosciuta dalla comunità internazionale. Tuttavia l’articolo in cui si parla di questa causa e che si trova in rete, è firmato dall’altra Mariam Shengelia, la studentessa di scienze politiche, appunto.
Successivamente sarebbero comparsi sui suoi canali dei post contro l’Unione Europea (nel 2023 Bruxelles ha concesso a Tbilisi lo status di candidata, ma la discussione è stata congelata dal Governo fino al 2028) e contro la comunità LGBT. Il post però non è stato rintracciato sui canali social dell’artista. Potrebbe essere stato cancellato, ma non ci sono prove della sua autenticità.
Ce ne sono invece, relativamente alla sua partecipazione ad alcuni eventi promozionali del partito Georgian Dream, ad uno show nel canale filorusso Imedi e un video della loro campagna elettorale nel quale invita i cittaidini a recarsi alle urne. Al termine di un altro concerto sottolineò:
Dovremmo tutti recarci alle urne ed esprimere le nostre opinioni. Dobbiamo mantenere la pace in questo Paese
A contrasto di questo, ci sarebbe però un post nel suo blog nel quale esprime disappunto per la decisione del partito di Governo di rinviare appunto la decisione sull’adesione alla Ue.
E relativamente alla sua partecipazione agli show sui canali filorussi ed ai concerti del partito, ha riposto ancora:
Il mio messaggio principale è la pace, è molto importante per il nostro Paese
Sui social media sono in tanti però a definirla “la cantante del Governo”. Insomma c’è davvero tutto e il suo contrario.
In una recente intervista rilasciata a Wiwibloggs, Shengelia respinge le accuse:
La verità è che non si è mai trattato di me. Non si è mai trattato di quegli screenshot ridicolmente photoshoppati o di quelle accuse assurde. Si trattava di abbattere qualcuno, di cercare di mettere a tacere una voce che si rifiuta di essere controllata. Per mesi, ho visto il mio nome trascinato in queste bugie, attorcigliato in qualcosa di irriconoscibile. – E onestamente? È stato doloroso. È umiliante dover stare qui e dire: “Non sono io”. È frustrante sapere che, nel 2025, tutto ciò che basta a migliaia di persone è un post falso per rivoltarsi contro di te. Purtroppo, viviamo nell’era della disinformazione.
Ma ecco cosa ho capito: non ho bisogno di difendermi dalla finzione. Le persone che vogliono credere a quelle bugie crederanno loro, non importa quello che dico. E le persone che mi conoscono – quelle che veramente mi vedono – conoscono già la verità.
Io canto della libertà. E credo nella libertà di scelta, nella libertà di amare, nella libertà di vivere come si vuole vivere. Questo è ciò che sostengo. Nessuna quantità di odio fabbricato cambierà questo
L’unica cosa che sembra chiara e lo spirito patriottico del brano, comunque lo si declini. Dice l’artista:
Libertà significa appartenere a se stessi, non alle aspettative, alle paure o ai limiti di qualcun altro. Significa percorrere il tuo percorso, anche se è in salita. E, cosa più importante, significa credere – in te stesso in qualcosa di più grande di oggi. I georgiani lo hanno sempre saputo. La nostra storia è scritta nella resilienza, nel sacrificio, in uno spirito indissolubile. E io porto questo in me”.
Parole che come è evidente possono essere applicate sia a Sogno Georgiano, che anzi ne ha fatto parte dei suoi slogan, ma anche ai manifestanti pro-Europa che in piazza gridano la libertà contro chi vuole riportare la Georgia sotto il controllo russo.
A tutto questo si è aggiunta una nuova coda polemica lanciata da Nini Iris, la cantante georgiana emigrata 10 anni fa negli Usa salita alle cronache recentemente per la sua partecipazione a The Voice Usa. La cantante aveva inviato alla tv una canzone per l’Eurovision e sostiene di aver avuto comunicazione di essere al primo posto nella shortlist di GPB, mentre invece Mariam Shengelia sarebbe stata solo ottava.
Resta sicuramente la poca chiarezza di questa vicenda e come sempre il nostro compito è di fornirvi tutti gli strumenti per farvi un’opinione propria, soprattutto in questo intricato caso.
Perchè la tv georgiana è sotto osservazione
GPB, il servizio pubblico georgiano, è fortemente sotto osservazione da parte di EBU perchè il Governo l’ha abbondantemente ricapitalizzata con fondi pubblici. A seguito di questo, in una lettera ufficiale firmata insieme a Reporter Senza Frontiere e all’organizzazione dei media dell’Europa Sud-Orientale, EBu ha chiesto (vanamemente) e di rivedere il progetto della cosiddetta legge russa” che” se attuato aumenterebbe il rischio di interferenze politiche, segnando una significativa regressione nella democratizzazione di questa istituzione e spingendola sempre più vicina a diventare un’entità mediatica controllata dallo Stato”.
Il prossimo ottobre, inoltre, GPB dovrebbe ospitare lo Junior Eurovision 2025, dopo la vittoria a Madrid di Andria Putkaradze con il brano “To my mom”. A caldo GPB ha acquisito il diritto confermando di essere disponibile ad organizzare lo show, ma è chiaro che le manifestazioni di piazza tuttora in corso potrebbero non essere il contesto ideale per un concorso canoro con protagonisti bambini. Se ne saprà di più, probabilmente, il prossimo Maggio durante Eurovision 2025.
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