Eurovision 2025: anche Nemo ospite con una nuova canzone

Nemo Eurovision

Ancora vento di annunci dalla SRG SSR per quanto riguarda l’Eurovision 2025 di Basilea, in scena dal 13 al 17 maggio alla St. Jakobshalle.

Questa volta si parla dell’artista che ha vinto un anno fa, Nemo, con “The Code”. Ascolteremo nuovamente la sua voce in questa edizione, come da annuncio rilasciato nelle prime ore della mattina dal gruppo che fa capo a tutte le emittenti svizzere.

Si rinnova, dunque, la tradizione, pressoché sempre rispettata, che vuole gli artisti vincitori dell’anno precedente in scena sul palco di casa l’anno successivo. In questo caso, come spesso succede, Nemo eseguirà una nuova canzone.

Non è stato ancora ben definito il tipo di impegno che avrà Nemo nel corso dell’Eurovision 2025, il terzo organizzato dalla Svizzera dopo quelli d’esordio (1956) e del 1989.

Il nome di Nemo si aggiunge a quelli già rivelati, in tema di ospiti, di Paola del Medico (1969,1980), Peter Reber di Peter, Sue & Marc (1971, 1976, 1979 e 1981), Luca Hänni (2019), Gjon’s Tears (2020, 2021) ed Efendi (Azerbaigian 2020 e 2021, finora unico nome non svizzero).

Dopo la vittoria all’Eurovision 2024, “The Code” è arrivata al primo posto in Svizzera e nella classifica internazionale di Grecia, ma ha anche raggiunto il secondo in Lituania, Lettonia ed Austria e la top ten in Finlandia, Lussemburgo, Svezia, Croazia e Islanda.

Non è un fatto nuovo quello di esibirsi con una nuova canzone: l’hanno fatto, negli ultimi anni, Loreen (“Forever“), i Kalush Orchestra (“Changes“), i Måneskin (“Supermodel” e la cover di “If I can dream” di Elvis Presley), Duncan Laurence (“Stars” e “Feel Something“), solo per citare gli ultimi cinque che, prima di Nemo, hanno portato a casa il microfono di cristallo.

L’Eurovision Song Contest 2025 si terrà a Basilea il 13, 15 e 17 maggio. In gara per l’Italia ci sarà Lucio Corsi con “Volevo essere un duro“, mentre San Marino porta in scena Gabry Ponte con “Tutta l’Italia“. La Svizzera si giocherà le sue carte con “Voyage” di Zoë Më.

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