Eurovision 2025, regole per le bandiere: novità su LGBTQIA+ e Palestina

Nemo flag parade Eurovision 2024 bandiere
Foto: Sarah Louise Bennett / EBU

L’EBU, dopo le numerose polemiche scatenate lo scorso anno con la pubblicazione del regolamento sulle bandiere ammesse in arena, ha modificato le norme in materia in vista della prossima edizione dell’Eurovision Song Contest a Basilea.

Partiamo con il dire che, stando a quanto si apprende dalla DR, la radiotelevisione di stato danese, il regolamento sarà parzialmente differente tra pubblico e artisti in gara. Per il pubblico infatti sarà consentito portare in arena qualsiasi bandiera purché non violi la legge svizzera, comprese dunque le bandiere del pride, con i simboli della comunità LGBTQIA+, la bandiera dell’Unione Europea e quella della Palestina, vietate nella passata edizione.

Questa scelta è dettata dalla libertà di espressione che è sia nei valori fondamentali dell’Eurovision Song Contest sia nella costituzione della Confederazione Svizzera. La grande differenza rispetto allo scorso anno è che, dopo una serie di veti su bandiere di paesi non in gara, il pubblico sarà libero di sventolare qualunque bandiera nei limiti della legge svizzera.

La Svizzera, pur non riconoscendo formalmente la Palestina come stato indipendente, ha votato a favore della presenza dello stato all’ONU come paese osservatore. Questo di fatto rende la bandiera palestinese, che lo scorso anno era vietata per la regola che considerava accettate solo le bandiere dei paesi in gara, accettata se portata in arena dal pubblico.

Per gli artisti in gara la questione è diversa: le delegazioni saranno tenute a portare una sola bandiera che rappresenti il loro paese che sarà consegnata prima della flag parade da SRG SSR, la radiotelevisione svizzera. Saranno dunque vietate bandiere di paesi non in gara e raffiguranti altri simboli. Non sarà dunque possibile replicare quanto fatto nel 2023 da Marco Mengoni o lo scorso anno da Nemo, che nel corso della sfilata hanno mostrato la bandiera arcobaleno portata di nascosto sul palco.

Vediamo dunque nel dettaglio le regole:

  • Sono ammesse tutte le bandiere e gli striscioni che non rappresentino un rischio per la sicurezza o la produzione, ad eccezione di quelle vietate dalla legge svizzera. Per le delegazioni si applicano regole più severe.
  • Le bandiere non devono violare la legge svizzera. Sono considerate violazioni del diritto svizzero (elenco non esaustivo): bandiere con contenuti razzisti e discriminatori, compresi simboli che incitano all’odio o alla violenza, vessilli che potrebbero essere considerati offensivi o diffamatori, bandiere con simboli di organizzazioni terroristiche.
  • Per le delegazioni si applicano i seguenti requisiti aggiuntivi: in qualsiasi apparizione sul palco e/o in sedi, eventi ed esibizioni ufficiali relativi all’Eurovision Song Contest (inclusa la cerimonia di apertura, l’Eurovision Village Stage, il Main Stage e la Green Room) sono ammesse solo le bandiere ufficiali del paese che rappresentano nel concorso.
  • Durante la sfilata delle bandiere è ammessa solo una bandiera ufficiale, fornita dalla SRG SSR.
  • Il personale di sicurezza e l’emittente del paese ospitante possono, a loro discrezione, adottare le seguenti misure se ritengono che i requisiti di questa politica non siano stati rispettati: gli individui che non rispettano questa politica potranno vedersi negato l’ingresso o essere espulsi dall’evento senza diritto a un rimborso. Le bandiere che non soddisfano i requisiti di questa politica potranno essere confiscate. Per le delegazioni potrebbero esserci ulteriori conseguenze in base alle normative EBU.

L’Eurovision Song Contest 2025 andrà in scena dal 13 al 17 maggio alla St. Jakobshalle di Basilea. La cerimonia di apertura, il turquoise carpet, avrà luogo nel centro cittadino di Basilea domenica 11 maggio.

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