Eurovision 2025: la lettera (tardiva) degli ex partecipanti eurovisivi contro Israele

yuval raphael israele eurovision 2025

L’annosa questione della partecipazione di Israele all’Eurovision Song Contest torna a far discutere: numerosi ex partecipanti all’evento hanno infatti firmato una lettera congiunta in cui richiedono l’esclusione della televisione nazionale dal concorso.

Il testo della lettera, pubblicato oggi, in sintesi accusa l’EBU di fare due pesi e due misure tra KAN – la televisione pubblica israeliana – e le altre televisioni partecipanti. L’accusa non è nuova, anche lo scorso anno a Malmö (specialmente dopo la squalifica dei Paesi Bassi) tra i fan media e le delegazioni si era sparsa la voce di un trattamento differente riservato alla delegazione di Israele a cui, stando alle voci e a quanto rimarcato in questa lettera, è concesso tutto.

Tra i firmatari della lettera, che sono circa 70, figurano molteplici nomi tra ex partecipanti, vincitori, coristi, autori, compositori e anche commentatori. Occorre naturalmente citare, tra questi, i Dadi and Gagnamagnid (Islanda 2020 e 2021), gli Hatari (Islanda 2019), i Gåte (Norvegia 2024), Paulo de Carvalho (Portogallo 1974 e 1977), Salvador Sobral (Portogallo 2017, vincitore), gli LPS (Slovenia 2022) e Mae Muller (Regno Unito 2023).

Addirittura i Gåte, firmando e sottoscrivendo la lettera, dichiarano di aver visto con i loro occhi quanto accaduto a Malmö e di aver anche riferito tutto all’EBU.

L’operazione però, sebbene sacrosanta per denunciare una situazione logorante per alcune delegazioni, arriva tardivamente, in un momento totalmente sbagliato, in quanto le prime prove a porte chiuse sono già abbondantemente iniziate e, tra l’altro, la delegazione di Israele ha già provato.

In aggiunta al pessimo tempismo della lettera, bisogna aggiungere che l’EBU ha già preso provvedimenti insieme alla tv ospitante, la SRG SSR, introducendo il codice di condotta, assumendo la figura del responsabile per il benessere dei partecipanti, istituendo le cosiddette no film zone e aumentando il numero di prove a porte chiuse per garantire il benessere e la privacy dei partecipanti e degli addetti ai lavori.

Il testo integrale della lettera

Di seguito vi pubblichiamo dunque il testo integrale della lettera, in cui si chiede l’esclusione di KAN dall’Eurovision Song Contest:

I sottoscritti ex partecipanti all’Eurovision esortano tutti i membri dell’Unione Europea di Radiodiffusione (UER) a chiedere l’esclusione di KAN, l’emittente pubblica israeliana, dall’Eurovision Song Contest. KAN è complice del genocidio di Israele contro i palestinesi di Gaza e del regime pluridecennale di apartheid e occupazione militare contro l’intero popolo palestinese.

Crediamo nel potere unificante della musica, ed è per questo che ci rifiutiamo di permettere che la musica venga usata come strumento per sbiancare i crimini contro l’umanità. L’anno scorso, siamo rimasti sconcertati dal fatto che l’UER abbia permesso a Israele di partecipare mentre continuava il suo genocidio a Gaza, trasmesso in diretta per il mondo intero. Il risultato è stato disastroso.

Invece di riconoscere le critiche diffuse e di riflettere sui propri fallimenti, l’UER ha reagito raddoppiando i suoi sforzi, garantendo la totale impunità alla delegazione israeliana e reprimendo gli altri artisti e le altre delegazioni, rendendo l’edizione 2024 la più politicizzata, caotica e sgradevole della storia del concorso.

Il silenzio non è un’opzione. In un momento in cui i movimenti autoritari e di estrema destra sono in aumento in tutto il mondo, il nostro dovere di far sentire la nostra voce è diventato più pressante. Ci uniamo quindi per affermare che la complicità dell’UER con il genocidio di Israele deve cessare.

Continuando a promuovere la rappresentazione dello Stato israeliano, l’UER ne normalizza e ne sbianca i crimini. L’UER ha già dimostrato di essere in grado di prendere provvedimenti, come nel 2022, quando ha espulso la Russia dalla competizione. Non accettiamo questo doppio standard nei confronti di Israele.

Siamo solidali con i concorrenti di quest’anno e condanniamo il ripetuto rifiuto dell’UER di assumersi le proprie responsabilità.

In qualità di cantanti, autori di canzoni, musicisti e altri che hanno avuto il privilegio di partecipare all’Eurovision, esortiamo l’UER e tutte le emittenti associate ad agire ora e a prevenire ulteriore discredito e interruzione del festival: Israele deve essere escluso dall’Eurovision.

La posizione dell’EBU

Sebbene non sia arrivata una risposta ufficiale da chi il concorso lo organizza, vale a dire dall’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), la posizione dell’ente è nota: l’Eurovision Song Contest è un concorso tra televisioni, non tra stati, attraverso la musica. La politica non ha nulla a che vedere con i valori dell’ESC, per questo il regolamento vieta riferimenti a temi quali politica e religione nei brani in concorso.

La televisione di stato israeliana, KAN, ha diritto di partecipare al concorso in quanto membro effettivo e regolare dell’ente e, a differenza di altre televisioni in precedenza escluse (il riferimento è alla russa Pervyj kanal e alla bielorussa BTRC), non è usata dal governo del premier Benjamin Netanyahu come mezzo di propaganda filogovernativa, ottemperando inoltre all’European Media Freedom Act.

A difesa di KAN occorre inoltre precisare che più volte il governo del primo ministro Netanyahu ha cercato di “spegnere” la televisione privatizzandola o privandola di contributi statali, minacciandone dunque l’indipendenza. Per questo motivo l’EBU accoglie la televisione di stato di Israele e ne consente regolarmente la partecipazione all’Eurovision Song Contest.

Sappiamo che la tematica è molto divisiva, ma va chiarito che un conto è la tv pubblica d’Israele (che cerca di fare del suo meglio per mantenere la sua indipendenza) e un conto sono le decisioni di un governo e del suo Primo Ministro.


Segui Eurofestival News anche su Google News, clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”.

Non perderti le ultime notizie con le notifiche in tempo reale dal nostro canale Telegram e WhatsApp. Seguici su tutti i principali Social Media (qui l’elenco completo) e scopri come sostenerci e sostenere una informazione da sempre indipendente.

Eurofestival News sui socialEurofestival News è anche una comoda Web App gratuita che puoi portare sempre con te, scaricala subito sul tuo smartphone. Vuoi collaborare con noi? Contattaci!

Commenta questa notizia...