Eurovision 2025: tante bandiere palestinesi al Turquoise Carpet e un brutto gesto a Yuval Raphael

Report live da Basilea · L’Eurovision 2025 comincia con una prevedibile protesta, quella contro la delegazione israeliana e la cantante Yuval Raphael, che è in gara con il brano “New day Will Rise”.

Prima, durante e dopo la sfilata del Turquoise Carpet, che vi abbiamo raccontato nel nostro articolo dedicato, un nutrito gruppo di fan della rassegna, distribuito nelle prime file delle varie strade toccate dalla sfilata, ha sventolato bandiere palestinesi e, in un punto, ha esposto uno striscione con scritto “Genocide Song Contest”. Presenze ben visibili ma dal tono generalmente pacifico.

Non solo. Un manifestante è riuscito ad eludere il cordone di sicurezza e infilarsi nel lungo Turquoise Carpet, allestito alla Marketplatz, in pieno centro (qui il nostro resoconto live da Basilea).

È intervenuta la Gendarmeria, spostando di peso la persona e permettendo il normale svolgimento della parata in sicurezza per gli artisti e per il pubblico presente. Va fatto un plauso per la gestione di questo episodio: nessuno si è fatto male – nemmeno il manifestante – e la passerella è andata avanti senza problemi.

SOMEONE CARRYING A 🇵🇸 FLAG IN FRONT OF THE ISRAELI TRAIN OH THIS IS BEAUTIFUL TO SEE pic.twitter.com/EFHPgxGkf1

— 𝒍𝒐𝒖𝒊𝒔 🇫🇷 | 🇦🇱🇵🇹🇫🇷 (@AllAboardLouis) May 11, 2025

Eurovision 2025: un brutto gesto a Yuval Raphael

Nei minuti successivi alla fine dell’evento è però emerso un episodio increscioso: dal pubblico, mentre passava la delegazione israeliana, uno spettatore ha mimato il gesto del taglio della gola alla cantante israeliana (qui sotto una foto del gesto incriminato).

La delegazione israeliana ha inoltrato una protesta ufficiale alla polizia svizzera e all’EBU. Sono aperte ovviamente le indagini ma, trattandosi di uno spettatore, l’episodio si fermerà verosimilmente al ban dell’uomo per tutti gli eventi, nel momento in cui verrà identificato.