Eurovision 2025, prima semifinale: il racconto della prova pomeridiana

Report live da Basilea · Concluse le prove della prima semifinale dell’Eurovision 2025 alla St.Jakobshalle, chiuse al pubblico e non irradiate online. Ammessa soltanto la stampa e limitatamente all’esecuzione delle canzoni in gara.
Opening dello show con ballerini e l’ingresso di alcuni figuranti con costumi tipici svizzeri – il grande gioco degli stereotipi – poi due suonatori di xilofono eseguono prima “Arcade” e a seguire “The Code”. Quindi l’ingresso delle due conduttrici. Su Sandra Studer viene ricordata la partecipazione di Roma 1991 e a seguire con l’immagine di un’ecografia, viene raccontato che oggi ha 4 figli.
Eurovision 2025: le esibizioni della prima semifinale
ISLANDA – Bravi vocalmente, cantano molto bene. La canzone è poco o niente e anche la messa in scena non brilla particolarmente. Non ci sono elementi che possano farla risaltare. Gara in salita.
POLONIA – Si vede l’esperienza sul palco. Justyna Steczkowska si mangia il palco. Peccato per la canzone che è veramente poca roba.
SLOVENIA – Per le mamme e le nonne coi fazzoletti in mano. Mentre canta scorrono le immagini di Klemen, la moglie e il figlio. Il testo fortissimo e autobiografico ne esce rafforzato e compensa il fatto che lui canta malino. Nel finale entra la moglie in scena e si baciano.
ESTONIA – Tommy Cash è il peggiore della serata. Canta malissimo, non prende una nota nemmeno per sbaglio. Lo spettacolo funziona, ma se non migliora farà molto meno bene del previsto.
Le conduttrici ed alcuni ballerini si esibiscono sulle note di alcuni classici della musica svizzera: uno è “Chihuaua” di Dj Bobo, un altro è “Den Ententanz”, che pochi sanno essere la versione originale da cui è nato “Il ballo del qua qua”.
SPAGNA – Tutto il pacchetto starebbe bene a Domenica in nel 1995. Melody canta malino (fuori tono in almeno tre occasioni) ma è una ottima performer. Però è tutto un pò polveroso.
UCRAINA – Fra i più convincenti del pomeriggio. Solidi vocalmente, la canzone cresce con gli ascolti
SVEZIA – La canzone entra nelle orecchie in due secondi e loro sono travolgenti. Nel pacchetto c’è tutto, compreso un termometro che compare nelle colonne che incorniciano l’arena, a metà canzone. Fuochi d’artificio, la gente che canta. Winner feeling.
PORTOGALLO – Intimi, raffinati, il pezzo è fra i più solidi dell’edizione ma dopo i KAJ passerà completamente inosservato perchè l’esibizione è sin troppo minimalista.
NORVEGIA – “Lighter” è la versione “starter pack” di un prodotto per l’Eurovision. Ma canta molto bene e si muove altrettanto bene. L’esibizione è assolutamente basic ma è fatta bene. Fra i più convincenti, anche per il fatto che ha 18 anni.
BELGIO – Red Sebastian fa il suo e lo fa bene. L’operazione è fatta bene, lui è sicuramente bravo. Ma il pezzo in sè divide. Non ha nulla per cui spicchi, ma allo stesso tempo c’è uno zoccolo duro di fan a cui il genere piace.
ITALIA – L’esibizione è quella che abbiamo già raccontato. L’armonica entra nella parte finale della canzone, sull’ultimo hook.
Nuovo stacchetto, stavolta con dei video. Si parla degli animali all’Eurovision, si vedono fra gli altri Dustin The Turkey, la scimmia di Gabbani, i Subwoolfer, il toro meccanico di Achille Lauro, il criceto di Maria Yaremchuk
AZERBAIGIAN – Tutto molto anni 70, la canzone e l’esibizione. Ma meriterebbero la qualificazione.
SAN MARINO – La sensazione è che si siano risparmiati per la prova di stasera, perchè Bonomo e Roberts sono apparsi leggermente affaticati. La consolle di Gabry Ponte è ornata coi colori della bandiera di San Marino. Leggi qui la nostra intervista con Gabry Ponte.
ALBANIA – I migliori per distacco nella prova di questo pomeriggio. Tutto intenso, esibizione al limite della perfezione. Beatrice Gjergji intonata come una spada.
PAESI BASSI – Claude non ha cantato bene, ha preso almeno tre stecche e questo ha rovinato un brano radiofonico con ottime potenzialità. Stangin piuttosto essenziale, forse troppo.
CROAZIA – Il pezzo continua a non decollare. Il resto è una esibizione nella media.
SVIZZERA – Zoe Me è l’altra migliore del pomeriggio. Intensa, coinvolgente, precisione vocale al limite della perfezione. Può ambire perfino ad una Top 5
CIPRO – Vedi alla voce: esibizioni standard dell’Eurovision, Greek edition. Canzone generica, esibizione con dentro molti clichè. Lui bravo, ma niente che entusiasmo
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Dai commenti emerge la pochezza musicale di questa edizione: tutto in generale over prodotto, ma allo stesso tempo senza anima – escludendo picchi di grazia e intensità come nella canzone portoghese che rischia di essere eliminata per la scelta scellerata di eliminare le giurie dal voto delle seminfinali.
Che peccato vedere il Contest ridotto sempre più a una gara per tiktok dopo gli anni splendidi di Jamala, Sobral e Laurence.