Eurovision 2025: il racconto della prova pomeridiana in vista della finale

Report live da Basilea · Conclusa la prova pomeridiana della finale dell’Eurovision 2025, chiusa al pubblico ed aperta esclusivamente alla stampa accreditata.
Le impressioni confermano in generale i pronostici: Francia solidissima che mette un’altra pedina verso la vittoria. Si confermano su livelli altissimi, Svezia, Israele, Austria e Albania.
La finale si apre con una lunga gag nella quale le tre presentatrici- si unisce Michelle Hunziker – vanno alla ricerca del trofeo, che viene consegnato loro dentro una scatola, lanciato da un aereo, poi passando per mare e infine attraverso un’atleta di paraciclismo, il tutto accompagnato da iconiche canzoni eurovisive. Nemo arriva sul palco e vede il trofeo, Sandra Studer l’ammonisce: “Non toccarlo”. Poi il campione in carica esegue la canzone detentrice del titolo “The Code”.
Flag parade anticipata ed accompagnata da tamburini e sbandieratori, poi entrano le conduttrici. Michelle Hunziker saluta in italiano, Hazel Brugger in romancio.
Le esibizioni
NORVEGIA: Si conferma rispetto alle semifinali, è un ottimo opener che rappresenta lo “standard” dell’Eurovision anche per lo spettatore casuale.
LUSSEMBURGO: Laura Thorn migliora ad ogni esibizione, molto convincente anche in questa. Il pezzo funziona, la stampa applaude.
ESTONIA: Tommy Cash meglio che in semifinale ma comunque male. Lo show non suscita più emozioni a chi lo conosce.
ISRAELE: Yuval Raphael si conferma fortissima soprattutto sugli acuti. Il pezzo non è forte come “Hurricane” ma farà incetta di televoti. Da vedere cosa faranno le giurie.
LITUANIA: La vera sorpresa della finale. Nessuna novità rispetto alle semifinali, è un risultato enorme già essere arrivati a sabato
SPAGNA: Cambia leggermente la coreografia, sul cambio d’abito la tenda invece di abbassarsi si apre. Lei ha cantato meglio che in semifinale, può riguadagnare qualche posizione
UCRAINA: Gli Ziferblat restano fra quelli con le proposte migliori, ma in questa esibizione hanno preso una stecca piuttosto ben udibile.
A questo punto c’è una pausa, programmata: Sandra Studer celebra il suo debutto artistico, avvenuto a Roma all’Eurovision 1991: appare con lo stesso abito di allora e canta il brano che chiuse quinto, “Canzone per te”. A seguire Michelle Hunziker intona “Volare”, versione Gipsy Kings.
REGNO UNITO: Si continua a scavare. Anche stavolta le Remember Monday non convincono, una delle tre è palesemente out of tune e sbagliano anche un attacco. Sarà durissima evitare l’ultimo posto.
AUSTRIA: Chi scrive non ama queste vocalità, ma la prova di JJ è indubbiamente solida. Resta da capire quanti punti può prendere dalle giurie una proposta centrata più sulla voce che sul pezzo. Giocherà comunque per i piani alti.
ISLANDA: Prova vocale terribile, bene la coreografia. Ma sono sembrati fra i più deboli del lotto
LETTONIA: La loro forza è il mantra ipnotico che cantano all’unisono. Difficile dire anche in questo caso quanto giurie molto Eurovision-oriented possano apprezzare.
PAESI BASSI: Ancora una volta qualche incertezza di troppo per il giovane artista di origine congolese.
FINLANDIA: Non funziona il prop del microfono gigante e così chiede ed ottiene di ricantare.
ITALIA: Lucio Corsi si conferma, prova solida. Il brano è posizionato abbastanza bene e questo potrebbe giovare al piazzamento.
POLONIA: A 52 anni si muove come una ventenne. La forza della performance sta tutta qui più che nel pezzo. Può comunque fare molto bene.
GERMANIA: Di nuovo niente da fare per Tynna che canta male. Deve cantare meglio stasera perchè è un peccato sprecare uno dei pochi brani contemporanei in gara.
GRECIA: “Asteromata” è da all-in per gli amantil poker. La prova vocale dell’artista greca vale la performance, su un pezzo intenso ma non così orecchiabile. Giocherà ai piani alti.
ARMENIA: Nella semifinale aveva molti “amici”, in finale sarà più dura. Proposta generica, anche se bene eseguita, non dovrebbe andare molto lontano.
SVIZZERA: Poco da dire su questa prova di Zoe Me, se non che conferma il fatto che i padroni di casa corrono per un posto in Top 5. Diretta, intensa, intonata.
MALTA: Anche senza parrucca rossa e struccata, non c’è nulla che si salvi di quest performance davvero brutta e volgare.
PORTOGALLO: Come per la Lituania, l’accesso in finale vale già la vittoria. Bravissimi, pezzo intenso, ma correranno in salita.
DANIMARCA: Prova funestata dalla caduta di un’operatore, Sissal chiede al pubblico di cantare il ritornello al suo posto per risparmiare la voce in vista di stasera.
SVEZIA: Stanno tirando la volata a questo brano (si veda sotto), che sarà quasi certamente in uno dei primi due posti. Sempre coinvolgenti, impossibile stare fermo.
FRANCIA: Poco da dire sulla prova se non che conferma il forte winner feeling. Delegazione infuriata per lo stop extra (quasi 5 minuti) dopo la Svezia, che se dovesse ripetersi stasera e domani può seriamente compromettere la corsa alla vittoria.
SAN MARINO: L’arena balla “Tutta l’Italia”. Gabry Ponte il suo l’ha fatto. Poco altro da dire se non che potrebbe centrare il miglior risultato del Titano anche col solo televoto.
ALBANIA: Prova spaziale di Beatrice Gjergji e Kole Laca. Si confermano fra i miglior dell’edizione, corrono per una Top 5.
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