Eurovision: Pedro Sanchez duro su Israele, ne chiede l’esclusione

Pedro Sanchez Yuval Raphael

La questione Spagna-EBU-Israele è ormai diventata un caso politico (nonostante l’Eurovision è un evento per sua natura apolitico – come prevede anche il regolamento – e dovrebbe rimanerlo) e ora a prendere la parola è addirittura il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez.

Questo è quanto ha dichiarato durante il forum “I settori culturali e creativi in in Spagna”:

L’impegno della Spagna con la legalità internazionale e i diritti umani dev’essere costante e coerente. Anche dall’Europa. Per questo, credo che nessuno si mise le mani nei capelli quando tre anni fa iniziò l’invasione russa in Ucraina e se ne chiese l’esclusione dalle competizioni internazionali e di non partecipare, ad esempio, all’Eurovision.

E per questo non dovrebbe farlo nemmeno Israele. Quello che non possiamo permetterci sono i doppi standard, tantomeno nella cultura. E da qui, in tutti i casi, un abbraccio solidale ai popoli di Ucraina e Palestina, che stanno vivendo l’irragionevolezza della guerra e dei bombardamenti.

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Si tratta, senza mezzi termini, della dichiarazione di maggior peso seguita a quattro giorni di polemiche incrociate tra un Paese e l’altro. Motivo del contendere, come noto, le parole espresse durante la seconda semifinale dai cronisti della RTVE Tony Aguilar e Julia Varela durante la presentazione della canzone di Yuval Raphael, in gara per Israele con “New day will rise”, seguiti da un messaggio di pace per la Palestina, trasmesso pochi secondi prima della finale dell’Eurovision 2025.

La canzone, va ricordato, è poi arrivata al secondo posto, facendo il pieno al televoto così come nella votazione online a pagamento (denominata “Rest of the World” perché aperta a tutti i paesi idonei che non partecipano al concorso).

Nella mattina di ieri, il Ministro israeliano per la diaspora e la lotta contro l’antisemitismo, Amichai Chikli, aveva fatto notare a Sanchez come il televoto della Spagna aveva accordato i 12 punti (il punteggio massimo) a Israele. In tal senso, RTVE ha informato attraverso un’infografica di questa ripartizione del televoto di propria competenza:

  • Prima semifinale: 774 chiamate, 2.377 SMS, 11.310 voti online
  • Finale: 7283 chiamate, 23.840 SMS, 111.565 voti online

Per confronto, questi i dati del 2024:

  • Seconda semifinale: 2.140 chiamate, 6.259 SMS, 13.200 voti online
  • Finale: 12.163 chiamate, 33.967 SMS, 107.503 voti online.

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