In Austria è già febbre da Eurovision 2026: fiumi di candidature

Vienna

Non sono passate neppure 24 ore dalla vittoria di JJ con “Wasted Love”, che ha regalato all’Austria il suo terzo Eurovision della storia, che già per l’edizione 2026 si registrano candidature a profusione.

Eurovision 2026: tante città vogliono ospitarlo

Più veloce di praticamente tutte arriva Vienna, che ha già avuto modo di ospitare nel 2015 alla Wiener Stadthalle e, prima ancora, nel 1967 alla Großer Festsaal der Wiener Hofburg (ma era un’epoca del tutto diversa).

Il sindaco della capitale, Michael Ludwig, si è congratulato con JJ e ha dichiarato via ORF che:

Vienna è pronta per ospitare il palco europeo ancora una volta.

Ma sono fioccate, come detto, altre speranze. Il sindaco di Innsbruck, Johannes Anzengruber, ha subito dichiarato a ORF Tirol che ha dato ordine di preparare il necessario:

Ho già ordinato di preparare tutti i documenti. Abbiamo discusso con l’associazione del turismo, e siamo anche in contatto con l’ORF e le location per gli eventi al fine di capire come fare una buona offerta per la nostra città.

Va detto che Innsbruck ha a disposizione l’OlympiaWorld, costruito originariamente per le Olimpiadi Invernali del 1964 e il cui cuore pulsante è l’Olympiahalle.

Anche a Graz si sta pensando alla candidatura. Lo ha dichiarato la sindaca Elke Kahr (ferma restando l’approvazione dello Stadtsenat soprattutto in tema di supporto e finanze) all’ORF:

Con la Stadthalle, Graz non solo ha le infrastrutture appropriate, ma anche l’esperienza per ospitare eventi su così grande scala.

La sezione locale dello SPÖ inoltrerà una mozione al prossimo consiglio cittadino, mentre il governatore della Stiria, Mario Kunase, ha confermato iniziali discussioni a livello statale circa una candidatura di Graz.

Spunta anche la candidatura di Wels, vicino Linz, che vorrebbe sostituire la Messe Wels con una nuova arena. Allo stesso modo ci prova Oberwart, una città di appena 7500 abitanti: il sindaco Georg Rosner dichiara all’ORF di crederci. Certo, manca una cosa fondamentale ad oggi: la location adeguata.

C’è chi , invece, ha già deciso di tirarsi indietro. Parliamo di Klagenfurt, dove è stata riconosciuta la mancanza di un’arena (allo stadio Wörthersee ci vorrebbe il tetto), e di Salisburgo, che non ha la disponibilità della locale arena, che sarebbe anche troppo piccola.


Photo Credits: Michael Kleinsasser / Pixabay


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