Eurovision 2025: Israele e le campagne di voto a sostegno di Yuval Raphael

Yuval Raphael

In un approfondimento uscito lunedi su Spotlight di Eurovision News, a cura di Derek Bowler e Maria Flannery (la quale aveva già pubblicato una precedente analisi), si parla del comportamento messo in atto dall’agenzia governativa di Israele, che ha pagato per un numero molto elevato di annunci pubblicitari utili allo scopo di far votare la canzone “New day will rise”, eseguita da Yuval Raphael, in semifinale e in finale all’Eurovision 2025.

Nell’articolo viene fatta una importante premessa: è pur sempre vero che promuovere la canzone di un Paese è permesso, ma è altrettanto vero, però, che in tanti hanno sollevato grandissimi dubbi circa l’opportunità di questo tipo di targetizzazione su prodotti Google o simili (addirittura c’è chi se li è trovati davanti durante lo streaming in diretta della finale sul canale ufficiale dell’Eurovision).

L’analisi di Eurovision News Spotlight parte da un account YouTube denominato “Vote4NewDayWillRise” creato il 20 aprile 2025, che ha pubblicato ben 89 video tra il 6 e il 16 maggio. Addirittura oltre otto milioni le visualizzazioni dei video in cui Yuval Raphael incoraggiava i votanti a votare per la sua canzone.

Come Bowler e Flannery rimarcano, non è stata trovata traccia di uso dell’intelligenza artificiale. In altre parole, Yuval Raphael si è prestata su tutta la linea a questo progetto, destinato a 35 Paesi e partito il 6 maggio con 16 video destinati a 16 Paesi con il numero 14, quello della seconda semifinale.

12 dei 16 Paesi erano coinvolti nella stessa semifinale di Israele: Armenia, Cechia, Danimarca, Finlandia, Georgia, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Montenegro e Serbia. Chiaramente aveva senso, perché in semifinale solo i Paesi partecipanti (più tre finaliste automatiche) possono votare.

Il 16 maggio, giorno precedente la finale, sono stati pubblicati ben 73 video con obiettivo 35 Paesi, al fine di sottolineare l’importanza di votare per Israele con il codice 04.

Un’analisi del Google Ads Transparency Center ha confermato che gli annunci sono stati piazzati via account verificato dell’agenzia governativa pubblicitaria di Israele. Va specificato che la promozione non ha, almeno in apparenza, visto coinvolta la KAN, la tv pubblica che partecipa per Israele all’Eurovision: non c’è stata alcuna menzione di essa e per questo si ritiene che l’emittente sia rimasta fuori da ogni coinvolgimento (e di questo torneremo a scrivere in un approfondimento dedicato).

Un successivo aggiornamento dell’articolo originale ha poi fatto emergere un’altra storia, già in parte nota a chi seguiva con attenzione la vicenda sui social. Il canale YouTube di cui abbiamo parlato, il 17 maggio, ha perso ben 28.643.641 visualizzazioni.

Nei giorni precedenti, fino al 15 maggio, esisteva un video non listato (unlisted) di campagna di voto intitolato “Vote ‘New Day Will Rise’ | Yuval Raphael | Eurovision 2025 | Second Semi-Final (15.5)” che aveva totalizzato ben 25,2 milioni di visualizzazioni dal 29 aprile scorso. Per contesto, i numeri del video ufficiale della canzone in sé si aggiravano sui 3 milioni. Il report dell’americana SocialBlade, che si occupa di analisi social media, mostra che quel video è stato rimosso il giorno della finale.

Eurovision 2025: la replica di Martin Green

Di fronte alle questioni precedenti questo ultimo paragrafo, è stato chiesto un chiarimento agli stessi vertici dell’Eurovision Song Contest. Una risposta è arrivata dal suo direttore, Martin Green, ed è questa:

Il nostro partner per il voting, Once, ha confermato che un voto valido per la finale è stato registrato in tutti i Paesi partecipanti al concorso e nel Resto del Mondo. Le operazioni di voto per l’Eurovision Song Contest sono le più avanzate nel mondo, e il risultato di ogni Paese viene controllato e verificato da un enorme team di persone per escludere ogni pattern di voto sospetto o irregolare. Un controllo di conformità indipendente esamina i dati di giuria e televoto per assicurare che si abbia un risultato valido.

Le regole dell’Eurovision Song Contest sono designate per assicurare una giusta e neutrale competizione. Queste regole non vietano alle emittenti partecipanti o a terze parti, come etichette o altri, di promuovere le loro proposte online e altrove, almeno fino a quando questa promozione non strumentalizza il concorso o ne viola le sue linee guida editoriali. Molte delegazioni si avvalgono di campagne promozionali pagate per supportare canzone, profili e future carriere dei loro artisti.

Eurovision 2025: la promozione delle canzoni

Vero è che la storia dell’Eurovision è sempre stata piena di campagne pubblicitarie più o meno imponenti, solo citandone alcune di quest’anno, basti pensare alle sponsorizzazioni fatte per promuovere “Serving” di Miriana Conte (la rappresentante di Malta) sulle piattaforme di Meta o la promozione fatta in Italia per Tommy Cash, in gara per l’Estonia con “Espresso Macchiato”, dai cartelloni quasi in stile elettorale all’incontro con i fan a Milano (tutto firmato SONY).

Il tema sappiamo essere molto caldo e torneremo presto ad affrontarlo con un nostro approfondimento dedicato.


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