Benidorm Fest 2026, il regolamento: torna la giuria demoscopica e team creativo unico per tutti

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In attesa di conoscere eventuali sviluppi sulla protesta formale di RTVE riguardo la partecipazione di Israele all’Eurovision e non solo, la Spagna, con la pubblicazione del regolamento del Benidorm Fest 2026, ha iniziato il suo cammino di avvicinamento alla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest in Austria.

Dopo aver ottenuto un risultato eccezionale con il 3° posto di Chanel a Torino, vincitrice della prima edizione del nuovo format del Benidorm Fest, la Spagna grazie alle rappresentanti uscite dal concorso non ha raccolto più di un 17° con Blanca Paloma (2023), a cui hanno fatto seguito il 22° dei Nebulossa nel 2024 e il 24° di Melody quest’anno.

Il concorso di selezione tornerà dunque nel 2026 con la sua 5° edizione e, come negli anni precedenti, il vincitore sarà il rappresentante del paese iberico all’Eurovision Song Contest. Non mancano però diverse novità, alcune delle quali cancellano esperimenti fatti in passato.

Regolamento Benidorm Fest 2026

Parliamo infatti del ritorno della giuria demoscopica, che costituirà nuovamente il 25% del risultato finale. La giuria nella scorsa edizione era stata abolita in corsa a favore di un sistema 50% giuria degli esperti e 50% televoto, che dallo scorso anno è gratuito e via app.

Saranno sempre 16 gli artisti che verranno selezionati dalla commissione musicale per contendersi il titolo e il diritto di rappresentare la Spagna all’Eurovision Song Contest, tuttavia l’organizzazione si riserva di poter alzare il numero a 20 per esigenze artistiche. Gli artisti potranno inviare le loro proposte dal 5 giugno al 24 settembre 2025, ma RTVE potrà invitare artisti e autori a sua discrezione.

RTVE si riserva inoltre, se l’ascolto della proposta musicale non sarà sufficiente, di sottoporre gli artisti ad ulteriori provini per valutarne le effettive capacità vocali.

Grande cambiamento invece per quanto riguarda la promozione che gli artisti potranno fare. Infatti agli artisti selezionati sarà vietato prendere parte a programmi, interviste od eventi televisivi di emittenti diverse da RTVE prima del Benidorm Fest. Non solo, per il vincitore del concorso il divieto sarà valido fino alla finale dell’Eurovision Song Contest, salvo autorizzazione di RTVE.

Si tratta di una misura che in Italia abbiamo già visto – in una sua versione “light” – adottata dalla RAI a partire dal Festival di Sanremo 2024 e ribattezzata dalla stampa “clausola anti-Fazio”. Nel caso nostrano infatti il divieto è valido dal giorno dell’annuncio del cast fino al martedì successivo la fine del Festival, che impedisce la partecipazione a programmi di altre reti come “Che tempo che fa” sul Nove.

Nel regolamento si specifica inoltre che il vincitore dovrà prendere parte ad altri eventi collegati al Benidorm Fest quali Benidorm SUMMER Fest 2026, Gala de Navidad Benidorm Fest 2026, Orgullo LGTBIQ+ 2026 di Madrid e Cabalgata de Reyes 2026. A quest’ultimo evento potrebbero essere invitati a partecipare anche gli artisti non vincitori.

Dall’altro lato l’artista vincitore riceverà 150 mila euro, divisi in 100 mila euro per l’interprete e 50 mila euro per gli autori, i quali manterranno il 100% dei diritti editoriali del brano. Tra le altre specifiche del regolamento riguardanti le proposte musicali si impone che almeno il 60% del testo sia in una delle lingue ufficiali spagnole (spagnolo, catalano, basco, galiziano e aranese), gli artisti (o almeno la metà dei componenti di una band) abbiano più di 16 anni e siano cittadini spagnoli o con residenza permanente in Spagna e che almeno un autore del brano abbia cittadinanza spagnola.

Per la prima volta, inoltre, il Benidorm Fest avrà un team creativo il cui direttore supervisionerà tutte le performance degli artisti in gara. Questo implica che se un artista avrà il suo team creativo, quest’ultimo dovrà lavorare di concerto con il team creativo indicato da RTVE. Questa scelta, come si legge nel regolamento, è stata fatta per “garantire la coerenza estetica, tecnica e visiva dell’intero evento, nonché l’equilibrio tra le diverse proposte”.

Le richieste di cambiamento di RTVE per l’Eurovision 2026

In occasione della presentazione, lo scorso venerdì, di alcuni aspetti del regolamento del Benidorm Fest José Pablo López, Presidente di RTVE, era tornato sulla richiesta di esclusione di Israele dall’Eurovision Song Contest e la modifica del televoto.

López ha sottolineato come si stia avviando una discussione in materia interna all’EBU grazie all’azione di RTVE, come dimostrato da una lettera inviata dal Direttore dell’Eurovision Martin Green in cui si fanno presenti le richieste dell’emittente spagnola: una riflessione congiunta sulla partecipazione di Israele, una riforma concordata del sistema di voto e televoto, l’adozione di un audit esterno indipendente, misure più severe contro le interferenze esterne durante il festival e garantire sufficienti garanzie di indipendenza del festival dai suoi sponsor.

“L’intrattenimento non è occasione di irresponsabilità e indifferenza” ha commentato López, augurandosi che tutti i paesi membri dell’EBU possano sostenere la causa, adottando le misure necessarie. Nel mentre la Spagna viaggia verso la prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, in attesa di conoscere quali richieste di RTVE verranno alla fine accolte dagli organizzatori.


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