Eurovision Song Contest 1974. Informazioni, dati e curiosità sulla diciannovesima edizione dell’Eurovision Song Contest.
Data: 6 Aprile 1974
Luogo: The Dome, Brighton (Regno Unito)
Paesi in gara: 17
Paesi esordienti: Grecia
Paesi ritirati: Francia
Emittente organizzatrice: BBC
Conduttrice: Katie Boyle
Votazioni: i voti sono assegnati per ciascun paese da 10 giurati, ciascuno dei quali assegna un voto secco al brano preferito
Audience: 500 milioni di telespettatori | Per maggiori informazioni, consulta la nostra sezione Ascolti Eurovision anno per anno
Vincitore: “Waterloo”, ABBA (Svezia)
L’Italia nell’edizione 1974. In gara: “Sì”, Gigliola Cinquetti. Direttore d’orchestra: Franco Monaldi. Secondo posto.
In TV: per la RAI differita 6 giugno ore 21.15, commento Rosanna Vaudetti, annuncio dei voti Annamaria Gambineri; in italiano anche su TELECAPODISTRIA: diretta (ore 21.30) e TSI diretta (ore 21.30), commento Giovanni Bertini, annuncio dei voti Alexandre Burger. In Radio: non programmato.
Curiosità dell’edizione 1974: La RAI censurò l’Eurovision Song Contest 1974 (lo trasmise in differita due mesi dopo) per paura che il brano di Gigliola Cinquetti “Sì” potesse influenzare il popolo italiano chiamato a votare per il referendum sul divorzio.
Gli ABBA divennero famosissimi proprio grazie alla vittoria dell’Eurovision 1974. Un anno dopo infatti divennero il gruppo più ricco e famoso del mondo e nel 2005 il loro brano “Waterloo” fu nominato “miglior canzone eurofestivaliera di sempre” nell’evento realizzato in occasione dei 50 anni del concorso.
Dato che il Lussemburgo non sarebbe riuscito a sostenere le spese di un’ulteriore edizione, passò la staffetta all’Inghilterra, al teatro “The Dome” di Brighton precisamente, in cui a condurre fu l’anglo-fiorentina Katie Boyle che detiene ancora il record per aver presentato più serate dell’Eurovision.
A causa della morte del Presidente della Repubblica Georges Pompidou, la rappresentante francese Dani non partecipò alla gara che si svolgeva proprio il giorno dei funerali del Capo di Stato.
“E depois do adeus” di Paolo do Carvalho, la canzone portoghese, pur arrivando ultima, scrisse la storia del paese: infatti, suonata alle 22.50 del 24 aprile 1974, fu il primo dei due segnali (il secondo fu la canzone “Grandola Vila Morena” di Alfonso Zeca) che diede il via alla “Rivoluzione dei Garofani“, che riportò la democrazia in Portogallo dopo 50 anni.
Per la prima volta ci fu un programma di anteprima della rassegna: fu trasmesso a tutti i paesi europei infatti, sei settimane prima della gara, il programma tedesco “Auftakt fur Brighton”, grazie al quale gli ABBA cominciarono ad essere conosciuti oltre i propri confini nazionali.
“Bye bye I love you” di Ireen Sheer in rappresentanza del Lussemburgo, fu la prima canzone eurofestivaliera composta da Ralph Siegel, che sempre per la rassegna scrisse poi oltre venti brani.
Il duo olandese Mouth and MacNeal aveva partecipato due mesi prima al festival di Sanremo con il brano “Ah l’amore” (undicesimo posto). Il Regno Unito per la prima volta si affidò ad una cantante più nota all’estero che in patria, Olivia Newton John, la nipote del premio nobel per la Fisica Max Born.
Il rappresentante della Spagna Peret fu il primo rom a mettere piede nella rassegna musicale.
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