Eurovision Song Contest 1978

Eurovision Song Contest 1978. Informazioni, dati e curiosità sulla ventitreesima edizione dell’Eurovision Song Contest.

Data: 22 Aprile 1978
Luogo: Palais des Congrès, Parigi (Francia)
Paesi in gara: 20
Paesi esordienti: Nessuno. Paesi rientranti: Danimarca e Turchia.
Emittente organizzatrice: TF1
Conduttori: Denise Fabre, Leon Zitron
Votazioni: Ogni giuria nazionale attribuisce alle migliori dieci canzoni i punteggi 12, 10, 8, e dal 7 all’1.
Audience: Stimati 450 milioni di telespettatori | Per maggiori informazioni, consulta la nostra sezione Ascolti Eurovision anno per anno
Vincitore: “A-Ba-Ni-Bi”, Izhar Cohen & Alphabeta  (Israele)

eurovision 1978 logo

Logo edizione 1978 dell’Eurovision Song Contest

L’Italia nell’edizione 1978. In gara: “Questo Amore”, Ricchi e Poveri – dodicesimo posto, 53 punti.

In TV: in differita su Programma Nazionale * (ore 21.55), commento di Tullio Grazzini, annuncio dei voti di Mariolina Cannuli. Visibile anche in diretta (ore 20.30) su TSI, con commento di Giovanni Bertini, e su Telecapodistria (ore 20.45). In Radio: diretta Secondo Programma * (ore 21), commento di Tullio Grazzini.

Curiosità dell’edizione 1978L’edizione è trasmessa, oltre che dalle 20 televisioni partecipanti, anche in molti paesi arabi come Algeria, Tunisia, Marocco e Giordania, che non riconoscono lo stato di Israele. La vittoria di Israele fa dunque scandalo in questi territori: la televisione giordana, a risultato ormai chiaro, interrompe il collegamento e, ai notiziari, annuncerà la vittoria del Belgio, in realtà secondo classificato. Inoltre, alcune di queste tv collegate mandano la pubblicità durante l’esibizione di Izhar Cohen & Alphabeta.

Per la prima volta vince l’Eurofestival un paese non strettamente europeo, ossia Israele. In molti non nascondono la loro scontentezza, ma è tutto legittimo perché l’EBU aveva allargato i propri confini di competenza a tutto il bacino del Mediterraneo.

Complice forse la partecipazione della TV di Israele, l’edizione 1978 del festival europeo è blindata: anche i giornali riportano delle misure di sicurezza altissime presso il Palazzo dei Congressi di Parigi.

Il rappresentante svedese Björn Skifs, in gara con “Det blir alltid värre framåt natten”, scontento dell’obbligo di dover cantare nella propria lingua madre, aveva minacciato di voler cantare in inglese sul palco dell’Eurofestival. Convintissimo della sua posizione, decise invece, all’ultimo minuto, di cantare in svedese, finendo per dimenticare la prima parte del testo della canzone.

A rappresentare la Grecia doveva esserci Robert Williams, di origini britanniche ma ormai naturalizzato  cittadino greco, che aveva vinto la selezione della Grecia dopo essere arrivato a pari merito con Anna Vissi. Una sollevazione popolare addita gli autori e gli interpreti di “Na kseris s’agapo” come “non nati in Grecia”, tanto che la televisione ellenica organizzerà in tutta fretta una seconda selezione, che sarà vinta da Tania Tsanaklidou.

Per l’Italia sono in gara i Ricchi e Poveri i quali, in una intervista, dichiareranno come la RAI cominciò a dare i primi segnali di chiaro disinteresse verso la manifestazione europea e ci fosse totale approssimazione nell’organizzazione della loro spedizione a Parigi. “La nostra delegazione […] era composta da due persone. Della RAI non c’era nessuno…“, raccontano per il libro Good Evening Europe. Chiuderanno al dodicesimo posto, nonostante qualcuno li etichettò come possibili successori degli ABBA, candidati, cioè, alla vittoria dell’Eurovision.


Per consultare l’indice con le schede dedicate ad ogni singola edizione dell’Eurovision Song Contest, clicca qui.


* Programma Nazionale: denominazione di quella che successivamente è diventata Rai 1 per il canale televisivo e Radio 1 per il canale radiofonico. Secondo Programma: denominazione di quella che successivamente è diventata Rai 2 per quanto riguarda il canale televisivo e Radio 2 per il canale radiofonico.


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