Eurovision Song Contest 2006

Eurovision Song Contest 2006. Informazioni, dati e curiosità sulla cinquantunesima edizione dell’Eurovision Song Contest.

Data: 18 e 20 Maggio 2006
Luogo: Olimpyc Indoor Hall, Atene (Grecia)
Paesi in gara: 37
Paesi esordienti: Armenia
Emittente organizzatrice: ERT
Conduttrice: Sakis Rouvas e Maria Menounos
Votazioni: ogni Paese attribuisce alle migliori dieci canzoni i punteggi 12, 10, 8, e dal 7 all’1.
Audience: oltre 102 milioni di telespettatori | Per maggiori informazioni, consulta la nostra sezione Ascolti Eurovision anno per anno
Vincitore: Lordi con “Hard Rock Hallelujah” (Finlandia)

Eurovision 2006

Logo ufficiale edizione 2006 dell’Eurovision Song Contest

L’Italia nell’edizione 2006: non in gara.

In TV: non trasmesso dalla RAI. Visibile solo in alcune zone del Nord Italia grazie alla tv pubblica svizzera di lingua italiana (TSI) che ha trasmesso la semifinale su La2 e la finale su La1 (commento di Claudio Lazzarino e Sandy Altermatt *) e grazie a TV Koper Capodistria (ricevibile in alcune zone di confine del Friuli Venezia Giulia).  In Radio: non trasmesso da RadioRai.

Curiosità dell’edizione 2006. La Grecia, fiera organizzatrice di questa edizione, fa le cose in grande: l’evento viene trasmesso dall’Olympic Indoor Hall di Atene (rinnovata per i Giochi Olimpici del 2004 e con una capienza di 18mila persone). A rappresentare il Paese viene scelta Anna Vissi, star di primissima grandezza del panorama musicale ellenico, già in gara altre due volte (una per la Grecia ed una per Cipro). E per la conduzione, vengono selezionati Sakis Rouvas (terzo posto nell’edizione 2004 dell’Eurovision) e Maria Menounos (attrice americana di origine ellenica).

Quella di questa edizione è la prima vittoria in assoluto per la Finlandia in 40 anni di partecipazioni e la prima volta che un brano hard rock arriva al primo posto in un concorso in cui la fa da padrona la musica pop.

I Lordi sono una band solita esibirsi con pesanti costumi di lattice (disegnati dallo stesso leader e voce, Mr. Lordi), e maschere ispirate al film dell’orrore ed alla popolare band dei Kiss. Forte fu l’indignazione di alcuni gruppi religiosi finlandesi e greci che accusarono apertamente la band di satanismo.

I primi si rivolsero direttamente alla presidente Tarja Halonen per cercare di bloccare la loro partecipazione ad Atene, i secondi provarono a bloccarli – senza successo – tramite azioni legali. Fu lo stesso Mr. Lordi a rispondere in prima persona, spiegando che la sua band rifiuta il satanismo e dicendo che “Una band satanista non avrebbe potuto mai scrivere un pezzo come “Hard Rock Hallelujah” oppure uno come “Devil is a loser (il diavolo è un perdente)”.

Dopo la schiacciante vittoria (292 punti nella classifica finale, risultato record mai raggiunto fino a quel momento e superato solo nel 2009) la canzone svettò nelle classifiche di undici paesi, vincendo il disco d’oro in Finlandia e Germania e l’album Arockalypse sfiorò il milione di copie, entrando in classifica in 13 Paesi, nelle prime dieci posizioni delle classifiche eruopee (primo posto in Finlandia e Grecia), vincendo tre dischi di platino e tre d’oro.

Tante le “curiosità” e i colpi di scena di questa edizione, di cui ne riportiamo alcune. Paul De Leeuw, l’attore che annuncia i voti olandesi, dà il suo numero di telefono in diretta al conduttore Sakis Rouvas, in una sorta di vera e propria dichiarazione d’amore. Costantinos Christophourou, il cantante – e ex partecipante – che annuncia i voti di Cipro dà a tutti la buonasera con un: “Da Nicosia, l’ultima capitale divisa d’Europa”. Il riferimento alla questione turca (vedere scheda 2004) è ovvio, il fatto che lo si faccia in terra greca, altrettanto.

Per la prima volta (dopo la disputa sul nome avviata dalla Grecia e post adesione all’ONU) la denominazione della Macedonia viene scritta per esteso: F.Y.R. Macedonia, ovvero dall’inglese Former Yugoslav Republic of Macedonia, Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia).

L‘Italia prosegue ancora con la sua lunga assenza. L’EBU (European Broadcasting Union) spiega che la mancata partecipazione viene giustificata con una “paura di perdere ascolti nei confronti della concorrenza Mediaset mandando in onda l’Eurovision, spettacolo che certamente non avrà appeal in Italia”.

La RAI utilizza proprio “l’alta presenza di figure riconducibili al mondo omosessuale”, come un ulteriore motivo per la messa al bando dello show. Per fortuna c’è lo streaming dell’evento sul sito ufficiale www.eurovision.tv e quello sui siti di alcune tv nazionali, incrementando in modo esponenziale il numero degli spettatori.


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